Ricostruzione scuole post sisma 2016, al via 95 interventi per oltre 362 milioni di euro

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Oggi a Perugia vertice Commissario Castelli, presidente Tesei, Province e Comuni

   

Il Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli oggi a Perugia, a Palazzo Donini, per illustrare le soluzioni che permetteranno di procedere immediatamente con la programmazione dei cantieri di 95 scuole umbre per un totale di 362,2 milioni di euro.

   Un confronto importante, a cui hanno preso parte la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Umbria, Stefano Nodessi, il Sub Commissario Fulvio Soccodato, i sindaci dei Comuni coinvolti e i Presidenti di Provincia, e che dà seguito allo sblocco, nel mese di marzo, della procedura per 228 interventi di ricostruzione compresi nel più ampio Piano straordinario di ricostruzione, che nelle quattro regioni conta 450 istituti da riparare per un valore di 1,3 miliardi di euro.

  Il primo passo avviene proprio in Umbria, dove inoltre, proprio a seguito dell’incontro di oggi, sarà attivata una Convenzione tra Struttura commissariale e soggetti attuatori (Comuni, Province) per fornire supporto alle 58 procedure che hanno aderito agli Accordi quadro, uno strumento che consente di attingere a liste già vidimate di operatori economici, per le varie fasi di progettazione e lavorazione. I soggetti attuatori potranno avere a disposizione personale dedicato, in sede, per far sì che le procedure di attivazione degli Accordi quadro siano immediate.

   “Ricostruire strutture scolastiche sismicamente sicure e sostenibili dal punto di vista energetico, è una premessa necessaria per il rilancio dell’Appennino centrale – ha dichiarato il Commissario Castelli -. È sempre opportuno sottolineare l’importanza del clima di collaborazione in cui abbiamo lavorato con la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, i comuni e tutti i soggetti coinvolti. Lo sblocco di questo accordo quadro è un rilevante intervento non solo sotto il profilo della ricostruzione, ma anche della riparazione: dobbiamo supportare le comunità e le famiglie dell’Appennino centrale che vogliono restare in questi territori, fornendo servizi che consentano al tessuto sociale di restare coeso. In questa direzione di tutela – aggiunge Castelli -, va letta la deroga al numero minimo di studenti per formare le classi nelle scuole terremotate, introdotta dal Dl Ricostruzione, valida fino al 2029 e di cui gli Uffici scolastici regionali possono avvalersi. La scuola è un presidio essenziale ed è per questo che abbiamo lavorato, congiuntamente con gli Usr e i soggetti attuatori, per immaginare soluzioni rapide ma efficaci sotto il punto di vista della qualità e dei necessari controlli procedurali”.

   “Sin dal mio insediamento – afferma la presidente Tesei – ho voluto mettere al primo posto la ricostruzione post sisma 2016, consapevole della urgente necessità di velocizzare tutte le procedure e consentire ai nostri territori di vedere finalmente ricostruite case, edifici pubblici e soprattutto le scuole. Per raggiungere questo obiettivo ho voluto lavorare d’intesa con la struttura del Commissario per la ricostruzione. Questa sinergia ha dato i suoi frutti e deve continuare anche per il futuro. La regolarità dell’attività scolastica è uno dei segnali migliori di ripresa per i territori colpiti dal sisma, così come è fondamentale avere edifici sicuri in tutta la Regione. E vorrei anche sottolineare il fatto che la nostra regione è riuscita ad ottenere quasi un terzo del totale delle risorse disponibili ed al termine degli interventi di ricostruzione – conclude Tesei – avremo il miglior patrimonio scolastico d’Italia”.