Ricette di Pasqua: lo chef Paolo Trippini presenta l’agnello brodettato

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Lo chef umbro Paolo Trippini, nominato nel 2020 Ambasciatore del gusto italiano nel mondo, è un convinto sostenitore della filiera umbra, base della sua cucina capace di coniugare il meglio della tradizione con una delicata ricerca di innovazione.

I suoi piatti sono fieramente legati al territorio umbro, con il quale lo chef porta avanti una filosofia di economia circolare fondamentale soprattutto in un momento difficile come questo per il settore ristorazione.

In occasione della prossima Pasqua, oltre alla produzione della classica colomba artigianale Paolina, frutto di un sapiente lavoro artigianale in cui ogni dettaglio è curato con amore e competenza, Paolo Trippini presenta una ricetta che arriva dalla sua personale tradizione familiare. Lo fa ricordando il padre Adolfo, scomparso alcuni giorni fa.

Agnello brodettato o fricassea

Ingredienti per 6 persone:

Coscia di Agnello               700g

Cipolla                              100g

Aglio                                1 spicchio

Vino bianco                       2 dl

Uova                                n°4

Limone                             n°1

Sale

Pepe nero

Olio extra vergine di oliva

Procedimento:

In una casseruola far rosolare la cipolla con dell’olio, l’aglio e la buccia di un limone. Aggiungere l’agnello tagliato a cubetti precedentemente sgrassato. Far rosolare il tutto per qualche minuto fino a che la carne abbia preso un colore bruno.

Aggiungere sale e pepe.

Successivamente svinare con vino bianco e far evaporare. Proseguire la cottura circa un’ora al coperto, aggiungendo del brodo fino a che la carne non risulti.

Nel frattempo in una bastardella sbattere le uova, due rossi e due intere, con il succo di limone aggiustare di sale e pepe.

A cottura ultimata dello spezzatino, spengere il fornello.

Aggiungere le uova sbattute quando la carne è ancora ben calda e mescolare velocemente in modo da formare una crema. Se vi è bisogno, riportare sul fornello per qualche secondo fino a far rapprendere l’uovo facendo molta attenzione e tenendo sempre in movimento la carne.

Servire ben caldo.