Restauro facciate cattedrale Perugia come segno “ripartenza”

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Fonte e foto ANSA

Restauro facciate cattedrale Perugia come segno “ripartenza”. Insieme Fondazione Cucinelli, diocesi ed Eni gas e luce

   

Un ‘vestito nuovo’ per il duomo di Perugia, adeguato ai tempi e che vuole essere anche il segno di un rinnovamento, di una ripartenza. Così il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo del capoluogo umbro e presidente della Cei, ha presentato l’iniziativa che vede insieme la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, l’Archidiocesi di Perugia ed Eni gas e luce per il restauro delle facciate della cattedrale di San Lorenzo. Un progetto partito il 12 luglio scorso e che è stato presentato dal cardinale Bassetti, da Brunello Cucinelli, dall’amministratore delegato di Eni gas e luce, Alberto Chiarini, dal soprintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria, Elvira Cajano, e dal sindaco di Perugia, Andrea Romizi. Gli interventi, che beneficeranno del cosiddetto ‘Bonus facciate’, saranno realizzati grazie al sostegno economico della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli ed Eni gas e luce. Il progetto prevede tre diverse fasi per un impegno finanziario di circa 7 milioni e mezzo di euro. I lavori della prima, per circa 2 milioni e mezzo di euro, riguarderanno il restauro conservativo delle facciate frontali e laterali, della scalinata esterna e del monumento bronzeo a Giulio terzo. Sono previsti inoltre interventi di ripulitura delle pietre, rimozione di alcuni inserti di cemento applicati come giunti tra le pietre in vecchi restauri che verranno sostituiti con materiali e modalità compatibili con i principi del restauro conservativo e l’importanza storico-artistica del monumento. La durata totale dei lavori si stima attorno ad un anno e mezzo.

“Un evento grande – ha sottolineato il cardinale Bassetti – per tutta la città e che speriamo segni anche il superamento della pandemia, nonostante ancora questa situazione di incertezza e che possa veramente indicare un nuovo tempo di prosperità per la città e per la diocesi. Abbiamo sempre ritenuto la cattedrale – ha aggiunto – la sposa dal punto di vista cristiano, la sposa del vescovo, della civitas cristiana: quella di Perugia è una vecchia sposa, siamo in tempi nuovi e la vecchia sposa ha bisogno di un vestito nuovo”.