“Questione 25 aprile” a Todi: la Marini scrive al Sindaco

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“Questione 25 aprile” a Todi: la Marini scrive al Sindaco. “Non separare le istituzioni dall’Anpi nelle celebrazioni”. E’ l’invito della presidente della Regione Umbria

   

Non separare le istituzioni dall’Anpi nelle celebrazioni del 25 Aprile di Todi: è l’invito che la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, rivolge al sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, in una lettera in cui annuncia che parteciperà alle celebrazioni ufficiali di Todi e “spero – dice – che Comune e Regione siano a fianco di Anpi”.

Ecco, di seguito, il testo della lettera della presidente Marini:

“Gentile Sindaco, ritengo che le cerimonie istituzionali promosse per il 25 aprile nel nostro Paese non possano non prevedere il coinvolgimento e la partecipazione di ANPI, il cui labaro nazionale e numerosi di quelli provinciali sono insigniti di centinaia di medaglie al valor militare.

La festa della Liberazione nazionale istituita immediatamente da Alcide De Gasperi è stata individuata nella giornata del 25 aprile (seppur la guerra cessò qualche giorno successivo) proprio in coincidenza della Liberazione delle città del Nord, avendo tutti distinto il ricordo dell’appello del partigiano Sandro Pertini futuro ed amatissimo Presidente della Repubblica.

La Liberazione del Paese dal nazismo e dalla dittatura fascista, da una guerra che aveva devastato per lunghi 5 anni le città e le campagne italiane fu possibile grazie all’apporto militare delle Forze alleate, ma anche alle azioni delle forze antifasciste e dei partigiani, combattenti volontari nelle file della Resistenza che spesso furono determinanti per le azioni militari degli stessi Alleati, della reazione silenziosa e preziosa della popolazione civile.

Per questo la Festa della Liberazione è di tutti gli italiani, è fondativa della Repubblica democratica ed antifascista ed è per noi un onore come rappresentanti delle istituzioni rendere omaggio agli uomini e alle donne che ci resero liberi.

Sinceramente non comprendo come il programma delle celebrazioni dell’Anpi di Todi possa essere considerato contro la Costituzione e le leggi dello Stato o lesivo dell’immagine e della dignità del Comune di Todi, uniche condizioni per le quali si possa ritenere non concedibile il patrocinio e l’uso dello stemma della città che come Lei ben sa non è sottoposto a discrezionalità politica ma unicamente al rispetto dei principi dell’ordinamento.

Todi è la città dove riposa, nel piccolo cimitero di Pesciano, Tito Oro Nobili, padre costituente membro della Consulta e dell’Assemblea Costituente, ridotto quasi alla cecità dalle sevizie subite ad opera di fascisti tuderti durante il regime”.