Primo esame della Commissione bilancio del futuro dei centri ittiogenici di Borgo Cerreto e del Lago Trasimeno

925
   

La Commissione Bilancio della Provincia di Perugia, presieduta da Roberto Bertini, si è riunita per un primo esame del futuro assetto dei centri ittiogenici provinciali di Borgo Cerreto e del Lago Trasimeno, le cui funzioni sono state riallocate in capo alla Regione Umbria dal 1 dicembre rimanendo tuttavia di proprietà della Provincia. Si è valutato che sussiste un comune interesse sia della Regione che della Provincia, nel dare continuità alle attività di tali impianti quali elementi di ricchezza e valorizzazione dell’area del Trasimeno e della Valenrina, ma anche di numerosi territori del Centro Italia.

“Infatti – ha  dichiarato Bertini – non è esagerato definire questi centri autentici ‘fiori all’occhiello’ dell’Umbria in campo naturalistico ed ambientale. Sono infatti all’avanguardia nella produzione di fauna ittica di pregio, inseriti in luoghi di rara bellezza, dotati di strumentazioni e metodi di allevamento all’avanguardia. Svolgono inoltre un importante ruolo didattico dalla scuola materna fino all’Università. Producono reddito in quanto oltre a ripopolare i corsi d’acqua e il lago Trasimeno, le specie ittiche che producono sono acquistate da aziende del settore e da numerose province italiane per ripopolare i loro fiumi e laghi. Da non dimenticare che il centro del Trasimeno è anche luogo di raccolta di tartarughe d’acqua dolce che, in quanto non autoctone, se immesse in natura possono alterare lo stato dei luoghi con gravi conseguenze per l’ambiente. Riteniamo quindi che salvaguardare i centri della Valnerina e del Trasimeno sia fondamentale per il nostro territorio”.

Per questo la Provincia intende mettere a disposizione sia le strutture e le strumentazioni che la professionalità di alcuni dipendenti provinciali che affiancheranno il personale regionale preposto a tale attività. Una scelta che va anche nella direzione della sicurezza in quanto le attività all’interno dei centri necessitano della compresenza di almeno due dipendenti, sia per tipologia del lavoro che per l’ubicazione. L’argomento sarà oggetto di ulteriori approfondimenti per salvaguardare al meglio queste preziose realtà.