Presentato il programma per i ”150 anni della società eugubina di mutuo soccorso”

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Il  sindaco Filippo Mario Stirati,  presente questa mattina nella Sala degli Stemmi alla conferenza stampa degli eventi che si svolgeranno in occasione dei 150 anni di fondazione della ‘Società Operaia Eugubina di Mutuo Soccorso’, ha rivolto un caloroso plauso all’impegno profuso dal sodalizio per celebrare un  secolo e mezzo di storia. Il ricco calendario è stato illustrato dall’attuale presidente Ulisse Fata che ha scandito gli appuntamenti della giornata fissata per sabato 27 giugno, a partire dal mattino alle ore 10 con la deposizione di una corona al Cimitero presso la tomba del fondatore  Angelico Fabbri e alle 11 alla lapide di Giuseppe Garibaldi  in piazza Grande. A seguire,  l’Inno d’Italia della Banda Comunale e la Sonata straordinaria del Campanone, con  una foto ricordo in piazza Grande degli attuali soci. Nel pomeriggio,  alle ore 17  al Teatro Comunale,  si terrà un evento dedicato alla musica lirica con la rappresentazione del ‘Barbiere di Siviglia’ di Giuseppe Verdi, su un’idea dell’associazione ‘PocketOpera’ in collaborazione con la Scuola Comunale di Musica, il gruppo ‘Semon’teatro Ylenia Cernicchi’ e  Gubbio CulturaMultiservizi. Inoltre, è stata pubblicata la raccolta di tutti gli Statuti, dall’atto di nascita nel 1865 fino ad oggi. Un lavoro editoriale, curato da Giancarlo Pellegrini e Aldo Sartori, frutto di ricerca meticolosa e di attenta analisi, che costituisce uno stimolo ad approfondire risvolti ancora poco conosciuti, verificatisi nel corso degli anni.

”E’ un pezzo importante della storia della città –  ha sottolineato Stirati –  nato nelle radici profonde dei grandi movimenti popolari nazionali e internazionali; un’istituzione che molto ha meritato per le molteplici coraggiose iniziative e per avere scritto una pagina di vita di assistenza democratica, laica, ricreativa e culturale. Una storia ricca, intensa e sentita tra la gente, caratterizzata da spirito di solidarietà, vicinanza e aiuto con un ruolo e un peso di assoluto rilievo nelle scelte culturali e civili, non solo del quartiere di San Martino che la ospita ma anche patrimonio “eugubino” da valorizzare. Oggi più che mai, in una società individualista e narcisistica, c’è bisogno di solidarietà, simboleggiata dalle  ‘mani unite’ dello stemma.  Come amministrazione comunale, siamo interlocutori prioritari e vogliamo ribadire un ruolo propositivo di  collaborazione, anche per il peso di figure storiche come il fondatore della S.O.M.S. Angelico Fabbri o Nicola Vantaggi, esponenti di primo piano della vita amministrativa e politica che si sono spesi nell’impegno di una vita e sono un punto di riferimento costante, anche per le future generazioni”.

Aldo Sartori, presidente di PocketOpera’,  ha ricordato come l’idea di una rappresentazione del ‘Barbiere di Siviglia’ sia nata, con la consulenza del conduttore e giornalista Michele Mirabella,  dall’intento di valorizzare la grande tradizione della lirica  italiana, usando una formula snella che affianca la romanza cantata ad una parte di recitativo:

”E’ soprattutto ai giovani che si rivolge il nostro impegno, affinché possano conoscere e apprezzare il grande patrimonio di Rossini, Verdi e Puccini, che ci ha resi famosi nel mondo”.

Impegno confermato dal direttore della Scuola Comunale  di Musica GiordanoGhigi, che  in linea con gli obiettivi della scuola e in collaborazione con il II Circolo ‘Aldo Moro, inizierà un progetto innovativo proprio per realizzare con i piccoli allievi una ‘micro pocket opera’. Infine, Pellegrini ha raccontato le pagine più significative scritte dalla ‘Società Operaia Eugubina’ e il ruolo pioneristico svolto soprattutto nell’800 e nei primi del ‘900, quando le condizioni economiche erano drammatiche e su una popolazione di 8.000 abitanti si aggiravano 2.000 questuanti :

Esisteva un  senso maturo di democrazia tra i lavoratori e il dibattito tra le forse sociali e politiche era acceso ma collaborativo. Ancora oggi, pur nei mutati scenari della contemporaneità, ha senso parlare di solidarietà e impegno responsabile a favore dei più deboli”.