“Piccole Italiae-La Questione Territoriale”: presentazione del libro

922
Mille libri in dono alla scuola

“La ricostruzione post sisma può davvero rappresentare l’occasione per un nuovo modello di sviluppo che va oltre la ricostruzione fisica degli edifici che pure faremo in qualità, sicurezza e trasparenza”

   

: è quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo stamani alla presentazione del libro “Piccole Italie – La questione territoriale”, dell’onorevole Enrico Borghi. All’incontro che si è svolto nella Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati, è intervenuta anche la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi. Nel corso dell’incontro, la presidente Marini ha voluto ringraziare innanzitutto Enrico Borghi per la scelta dell’immagine di copertina del libro che ritrae la Piana di Castelluccio con sullo sfondo l’Italia disegnata con gli alberi, “segno questo di vicinanza e affetto verso la nostra terra”. La presidente ha quindi sottolineato come il libro ponga “bene la questione territoriale e la necessità e capacità di fare programmazione un compito questo, che deve appartenere a Stato e Regioni”. A questo riguardo Marini ha sottolineato positivamente

“l’avvio di una nuova stagione di investimenti che guarda alle ‘aree interne’ dopo un periodo di oltre 15 anni in cui i territori marginali non ricevevano degna attenzione. Grazie a questo investimento – ha aggiunto la presidente – potrà essere sviluppato il protagonismo delle comunità per disegnare il proprio futuro”.

Un altro tema posto in relazione al contenuto del libro di Borghi, è quello della riforma del sistema delle autonomie locali:

“Vorrei che questo percorso non fosse interrotto o che non subisca interruzioni anche dopo l’esito del referendum dello scorso novembre – ha detto Marini – Questo percorso deve invece proseguire affinché le autonomie locali possano agire nell’interesse della comunità locale ed essere protagoniste attive del proprio sviluppo. Non è estraneo a questo tema – ha concluso– anche quello dell’innovazione del paese, in quanto anche i piccoli comuni possono essere attori principali di questo processo di sviluppo”.