Perugia: stranieri sospettati di indottrinamento

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Avevano 50 chilogrammi di marijuana, condannati
   

Svolgeva attività di indottrinamento al radicalismo islamico tramite diversi mezzi informatici uno degli stranieri indagati dalla digos di Perugia mentre l’altro lo avrebbe supportato: ruota intorno a questa ipotesi l’inchiesta condotta dalla polizia del capoluogo umbro che ha portato la Dda a indagare gli stranieri. Dagli accertamenti è comunque emerso che l’azione dei due – un nordafricano e l’altro dell’est europeo – era isolata e non coinvolgeva il resto del centro islamico di Ponte Felcino. Il cui monitoraggio ha portato a indagare i due stranieri per associazione con finalità di terrorismo e ed apologia di tale delitto. In particolare – secondo gli investigatori – uno degli stranieri cercava di indottrinare al radicalismo islamico un altro soggetto tramite il web, WhatsApp, Telegram e altri mezzi informatici. Il secondo straniero gli avrebbe fatto da supporto. Dall’indagine, ancora in corso, non sono comunque emerse azioni concrete progettate o ipotizzate dai due.

Fonte: Ansa.it