Perugia pronta a ospitare il Festival del Giornalismo

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Dal 19 al 23 aprile. Il sindaco Romizi: “Pieno sostegno all’evento che mette la città al centro dei dibattiti più importanti”

   

Perugia si prepara a ospitare il Festival Internazionale del Giornalismo da mercoledì 19 a domenica 23 aprile. Attesi oltre 500 speaker provenienti da tutto il mondo per oltre 200 eventi. La XVII edizione è stata presentata oggi, 23 marzo, dai co-fondatori e direttori Arianna Ciccone e Christopher Potter. L’illustrazione del programma è stata preceduta dagli interventi della presidente della Regione, Donatella Tesei, e del sindaco del capoluogo umbro, Andrea Romizi. Regione e Comune di Perugia anche quest’anno sono partner istituzionali della manifestazione.

Al centro di questa edizione, come spiegato da Ciccone, c’è prima di tutto l’Ucraina a un anno dall’invasione russa, ma anche la crisi climatica, “argomenti legati agli equilibri mondiali e al futuro dell’umanità sul pianeta”. Attenzione sarà prestata anche alla situazione di Siria, Yemen, Afghanistan e Iran attraverso la testimonianza di attivisti di quei Paesi per “dare voce ai protagonisti delle vicende e mettersi in ascolto”. Ampio spazio sarà poi riservato ai problemi dell’informazione e al tema dell’intelligenza artificiale, diventato mainstream grazie a programmi come ChatGPT. Non mancherà lo sguardo puntato sull’Italia, in particolare sulla piaga dei morti sul lavoro (per leggere tutti gli eventi in calendario: https://www.festivaldelgiornalismo.com/).

“E’ in arrivo un’edizione più internazionale che mai grazie alle tante proposte che ci sono pervenute dall’estero, ma anche con grandi firme italiane”, ha affermato Ciccone.

Importante novità: in tutte le sale che ospiteranno gli eventi sarà previsto un servizio di traduzione automatica in tempo reale. Si tratta di W-AIspeech, realizzato dal festival in collaborazione con Wildoo.AI: non ci saranno più file per prendere o restituire le periferiche di traduzione, velocizzando i tempi di attesa e riducendo le code all’ingresso. Tutto quello che serve è un cellulare e delle cuffie.

Potter, dopo aver richiamato “l’importanza dei numerosi side events, che restano fuori dal programma ufficiale ma dimostrano quanto la manifestazione si sia consolidata”, ha sottolineato che “Perugia e l’Umbria fanno pienamente parte di questo successo”.

“La Regione sostiene il festival come vetrina unica e di grande livello per temi cruciali che, toccando la libertà di stampa, spaziano poi a 360 gradi – ha affermato la presidente Tesei -. Questa manifestazione è in linea con la strategia dei grandi eventi che perseguiamo dall’inizio del mandato: essa dà un apporto decisivo alla visibilità dell’Umbria e anche quest’anno non poteva venire meno il nostro più convinto sostegno”.

“Il Festival del giornalismo – ha detto poi il sindaco Romizi – è entrato nel nostro cuore e nel nostro patrimonio identitario. Non possiamo rinunciare a sostenerlo, perché grazie ad esso Perugia diventa capitale mondiale del giornalismo. Il festival attira un grande flusso di giornalisti, scienziati, accademici e attivisti e, grazie a un programma vastissimo, veicola sia contenuti di notevole interesse sia il nostro territorio. In un anno che si preannuncia intenso, per noi occupa sempre uno spazio imprescindibile. Ci ritroviamo – ha continuato Romizi – nella volontà dei co-fondatori e direttori di mettere in evidenza ciò che accade in Ucraina, oltre che in altre parti del mondo. Colpisce anche il panel che dà spazio a un’inchiesta giornalistica sulla corruzione nell’esercito ucraino, a riprova che in un Paese democratico il giornalismo può sempre fare il suo lavoro”. Secondo il sindaco, infine, “l’evento consente di veicolare con potenza straordinaria le bellezze della nostra terra, valorizza spazi preziosi, come l’auditorium di San Francesco al Prato, con contenuti di altissima qualità e mette Perugia e l’Umbria al centro dei dibattiti più rilevanti a livello globale, accrescendo così di anno in anno quella valenza culturale che noi tutti siamo chiamati a sottolineare e sostenere”.