Perugia, disagi e code per lo sciopero dei taxi

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Per presidente cooperativa adesione a oltre 50 per cento

   

Sta creando qualche disagio anche a Perugia lo sciopero nazionale di 48 ore indetto dai tassisti che protestano contro l’articolo 10 del Ddl Concorrenza.

Numerosi gli utenti che hanno dovuto sostenere lunghe attese o che non hanno potuto usufruire del servizio, anche se comunque garantito per le fasce protette.

Secondo quanto riferito dal presidente Cooperativa tassisti Perugia, Marco Fioroni, nel capoluogo si è registrata una adesione allo sciopero superiore al 50 per cento.

“Stiamo creando dei disagi alla clientela e questo ovviamente ci dispiace – ha spiegato – ma per noi è fondamentale perché l’articolo 10 del Ddl Concorrenza così come è apre troppo alle multinazionali e alle società digitali moderne. Noi non siamo contrari ad auto in più se necessario ma il problema è che così facendo si va a distruggere tutto quello che si è ottenuto negli ultimi decreti. Inoltre, aprire alle multinazionali significherebbe distruggere la categoria e a quel punto non si avrebbe più la certezza né di chi guida i taxi né di chi fa questo servizio e con quale scopo”.

“La nostra è una categoria che è sempre presente tutto l’anno 24 ore su 24 sul territorio – ha ricordato Fioroni – e quindi risolve spesso problemi di altri mezzi di trasporto che in certi orari non ci sono. Siamo spesso criticati ma poi la gente si appoggia a noi per delle emergenze e ora siamo preoccupati”.

In merito all’adesione di oggi a Perugia Fioroni ha spiegato che è “superiore al 50 per cento” e che “anche per coscienza non potevamo abbandonare la città per motivi turistici”. “Stiamo creando qualche disagio – ha concluso – ma qualsiasi sciopero noi facciamo dobbiamo comunque lasciare un numero minimo che garantisca servizi essenziali che non possono essere assolutamente negati”.