A Perugia apre la Società Anonima

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Società Anonima è un punto di incontro dove mangiare, bere e socializzare. Nessun vincolo, nessuna prenotazione: uno spazio di libertà gastronomica e urbana, informale quanto denso di approfondimenti e ricerca, per tutti i giorni e per ogni occasione. con i vini e le birre artigianali protagonisti della scena. Uno storico club, l’ultima sala biliardo. In mezzo l’ex fabbrica di ghiaccio, quella che un tempo ospitava la Società Anonima Birra Perugia. Oggi un locale dal volto contemporaneo che non tradisce le sue origini. Il luogo è via Bartolo 25, a Perugia, e apre al pubblico da giovedì 16 marzo 2017. Al timone Paolo Baldelli e Antonio Boco, professionista del settore enogastronomico, il primo, assaggiatore di vini il secondo. La cucina “aperta” è in continuità con la sala e riduce lo spazio tra cuoco e cliente. Il bancone è protagonista, così come la saletta per gli amici. Gli chef sono nativi, giovani, ma hanno viaggiato e lo raccontano coi piatti. Sapori che muovono dal territorio come da antiche ricette della città ma vivono nella modernità, in una tradizione dinamica e attuale che rifugge fronzoli, gabbie o impostazioni confezionate. Le materie prime sono una vera ossessione: i fornitori sono piccoli produttori locali con cui c’è un rapporto diretto, senza rinunciare al meglio conosciuto in giro per il mondo. La stagionalità dei prodotti è un obbligo etico ed estetico, così come la sostenibilità e la drastica riduzione degli sprechi. Nel menu hanno grande risalto gli ingredienti poveri. Dalle patate di Pietralunga, che vanno ad accompagnare le animelle con la polvere di ibisco, alle uova di un’azienda agricola umbra che alleva le sue galline secondo il metodo biologico. Queste ultime sono presenti in diverse preparazioni, tra cui l’uovo in salamoia, “uno snack molto popolare nei pub britannici, perfetto per accompagnare una buona birra artigianale”. Così la carne, di fantastici allevatori e macellai locali. Non solo, le costine di maiale brasate nella Calibro 7 sono iberiche, tanto per evidenziare la laicità delle scelte, mentre i pesci sono di acqua dolce e arrivano dalla Cooperativa dei pescatori del Trasimeno. La carpa regina è proposta in porchetta e fatta panino, non mancano preparazioni con l’anguilla. Risalto anche alla tradizione cittadina del baccalà, proposto sia fritto che in una versione moderna della classica ricetta “alla perugina”. Giusto per fare qualche esempio perché ci saranno sempre delle proposte del giorno capaci di seguire le stagioni, le disponibilità del mercato, dei contadini e degli allevatori con cui si collabora. Il vino è una passione totale, quotidiana e in continuo divenire. Le scelte sono personali, frutto di conoscenze dirette e nessun compromesso. Molte bottiglie provengono da cantine di piccoli produttori artigianali, capaci di scelte sostenibili e rispettose del territorio. La carta cambia di frequente, a seconda degli umori, dei viaggi e delle scoperte. Ogni vino ha il suo momento e ogni momento il suo vino. Ci saranno ovviamente quelli umbri, a rotazione, danno grande risalto ad una cantina ogni mese. La birra artigianale fa parte della storia del locale. Alla Società Anonima si passa agevolmente dal calice alla pinta e le bevande vivono felicemente nello stesso spazio. Il movimento craf, italiano e internazionale, regala profumi e sapori straordinari. Alla spina ci sono alcune birre “resident”, tra quelle della Fabbrica Birra Perugia, e a rotazione le migliori produzioni di birrai amici. In bottiglia, oltre a tutte le etichette del birrificio della città, dominano i toni sour, birre acide e fermentazioni spontanee.

In sintesi:
– Il progetto è di due amici, Paolo Baldelli e Antonio Boco, entrambi appassionati di enogastronomia da lunga data.
– A coordinare la sala e al bancone un professionista dell’accoglienza: Roberto Pirri
– I cuochi: Matheus Porticchio e Francesco Madera
– Architetto che ha curato il locale: Laura Biancalana