“Per il vino prevediamo una buona annata”

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Nella foto (Ansa) il Presidente Cotarella

“Per il vino prevediamo una buona annata”. Per il Presidente Assoenologi Cotarella il clima condiziona sempre di più

“In generale si prevede una buona annata, anche se i cambiamenti climatici stanno condizionando sempre più il mondo dell’agricoltura e quindi del vino”.

   

A dirlo all’ANSA è il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, parlando della vendemmia in corso.

“Quest’anno – sottolinea – non ci siamo fatti mancare nulla, siamo passati dalle gelate fuori stagione di aprile, al grande caldo e quindi alla siccità, senza contare alcune significative grandinate in alcune aree del Paese. È compito di noi enologi mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici ed esaltare quelli positivi laddove l’agricoltura è fatta di precisione. Quando si cerca di definire un’annata, rispetto alla raccolta delle uve bisogna fare dei distinguo sia territoriali che di tecnica applicata. La qualità dipende anzitutto dall’andamento climatico e quindi da dove ci troviamo, ma molto anche dal modo di condurre la vigna attraverso la scienza e la conoscenza che sono alla base dell’attività di noi enologi. Laddove viene applicata con la massima meticolosità avremo una vendemmia molto buona, in alcuni casi ottima ed eccellente in precisi spazi territoriali”.

Parlando dell’emergenza Covid e degli effetti sull’economia, per Cotarella

“non dobbiamo piangerci troppo addosso, ci sono altri comparti molto più danneggiati del nostro. È vero che durante i mesi più duri della pandemia abbiamo avuto dei blocchi di consumo ma la grande distribuzione e l’e-commerce hanno sopperito, anche se non del tutto, alla mancata vendita dettata dalla chiusura dei ristoranti e del mondo Horeca in generale. Con il ritorno alla normalità ci attendiamo una grande ripresa del vino italiano. Al termine di questa pandemia il vino ci accompagnerà al ritorno alla vita”.

Infine, il Pnrr e gli aiuti al settore.

“L’agroalimentare – sottolinea Cotarella – è uno dei punti cardini dell’economia italiana e il vino ne è il simbolo principale. Conoscendo il presidente Draghi sono certo che saprà mettere la sua attenzione all’intero comparto, specialmente al mondo del vino”.