Per il partito socialista umbro l’Italicum è da cambiare

803
   

Si sono riuniti giovedì 14 luglio a Torgiano i Socialisti umbri per discutere della proposta di modifica della Legge elettorale denominata Italicum. In una sala piena di iscritti, simpatizzanti e amministratori di tutta la Regione e alla presenza dei segretari di altre regioni italiane, il capogruppo socialista in Consiglio regionale Silvano Rometti e il segretario nazionale Riccardo Nencini, hanno affrontato il tema della giornata: la proposta di modifica della legge elettorale recentemente approvata dal Parlamento. I nodi dell’atuale legge contestati da Rometti sono il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione, nonché i 100 capolista ‘nominati’. “A preoccupare maggiormente – ha spiegato Rometti – è proprio il premio di maggioranza al singolo partito o lista che potrebbe far sì che una singola forza, all’eventuale ballottaggio, con una percentuale del 25-30 per cento dei voti, possa raggiungere, attraverso determinati tecniciscmi, la maggioranza assoluta dei parlamentari”. Inoltre da un punto di vista politico questa legge divide la coalizione in vista del referendum ed è anche autolesionistica per la stessa coalizione, oltre che per il nostro Partito. Nel suo intervento, il segretario nazionale Riccardo Nencini, dopo aver ricostruito i vari passaggi che hanno portato all’approvazione della legge, ha tenuto a sottolineare due elementi: il mutato scenario politico italiano che non è più bipolare ma ormai, con il consolidamento del M5stelle, tripolare; il fatto che sulla proposta di modifica della legge elettorale si stia creando un consenso abbastanza ampio, sia tra le forze politiche minori, sia all’interno della stesso Pd. “Su queste basi – spiegano dal Partito socialista – abbiamo presentato un disegno di legge, l’unico al momento depositato, con la richiesta di modifica dell’Italicum che abolisca il premio di maggioranza per la lista che riporta la maggior percentuale e assegnandolo alla coalizione”. È questo secondo Nencini il punto nodale, “in grado di ristabilire – ha spiegato – un livello accettabile di rappresentatività degli elettori, evitando così l’astensionismo o, in una situazione socio-economica come quella che l’Italia sta vivendo, il rischio di una virata netta dell’elettorato verso formazioni populiste che cavalcano la protesta e la delusione dei cittadini”. “Nei prossimi giorni – ha concluso Nencini – il Partito socialista si farà promotore di numerose iniziative in tutta Italia per illustrare la proposta di modifica della legge elettorale, ricordando che al momento l’unico disegno di legge presentato alla Camera sia quello del Psi, che rappresenta un atto concreto e non una mera dichiarazione d’intenti”. Su questa battaglia Nencini ha ribadito che il Psi andrà fino in fondo, senza condizionamenti causati dalla propria partecipazione alla compagine di governo.