Parco dei Sibillini: i fondi non bastano per i recinti elettrificati

1083
   


Nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dove i capi ovini costituiscono la gran parte delle attività di allevamento con più di trentamila animali, i fondi donati da privati e stanziati per mezzo di un bando ufficiale non sono stati sufficienti a soddisfare le ventuno richieste di acquisto di recinti elettrificati giunte dagli allevatori. Con le difficoltà della ripresa dal sisma, sul finire di un inverno innevato, l’esposizione del bestiame ai lupi appenninici rischiava di aggravare una situazione già molto delicata. Dodicimila euro è la somma che Parco Natura Viva di Bussolengo, Parco Zoo Punta Verde e Giardino Zoologico di Pistoia con il contributo straordinario di Fondazione Arca (Animal Research and Conservation in Action), hanno deciso di aggiungere ai contributi già messi a disposizione dalle Aziende del Gruppo Martini di Longiano, perché tutti gli allevatori possano essere in grado di proteggere i propri animali. Nel frattempo, le Nazioni Unite celebrano il 3 marzo la Giornata Mondiale della Vita Selvatica, che quest’anno ha per tema “Ascolta la voce dei giovani”.

“Nei giorni in cui anche le Nazioni Unite parlano di tutela della fauna selvatica per voce delle nuove generazioni – spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo e presidente di Fondazione Arca – quello che è accaduto dimostra che una convivenza armonica tra uomini e animali selvatici è possibile. Il ruolo dei moderni giardini zoologici per la conservazione della fauna selvatica non è più da tempo limitato ai propri confini e in linea con questa mission ringrazio Paolo Cavicchio, direttore del giardino Zoologico di Pistoia e Maria Rodeano, direttrice del Parco Zoo Punta Verde, per la loro pronta adesione all’iniziativa”.

Con un territorio diviso tra Marche e Umbria dal punto di vista amministrativo, con la sede inagibile e ospitata presso altri Enti, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini non ha mai ceduto su questo punto:

“Qui i lupi non sono mai scomparsi e oggi possono contare su una popolazione stabile di meno di 50 individui”, spiega Federico Morandi, Veterinario dell’ente Parco. “Non abbiamo mai abbandonato la cultura dei cani da guardiana, dei recinti di protezione e di sorveglianza del bestiame e siamo abituati a questa convivenza. Grazie ai parchi zoologici che hanno voluto offrire la possibilità a tutti i nostri allevatori di continuare a percorrere questa strada”.