Paciano: un centro polifunzionale al servizio della scuola e della comunità

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Una palestra polifunzionale di 250 metri quadrati, adiacente all’edificio che ospita l’Istituto secondario di primo grado. E’ quanto sarà realizzato a Paciano, con fondi di provenienza regionale. E’ parte di un progetto intercomunale, che coinvolge i comuni di Paciano, Panicale e Piegaro, e che usufruisce di finanziamenti relativi al Puc3 (Programma Urbano Complesso) 2013. Un bando che prevedeva fondi per opere pubbliche, attività economiche e edilizia residenziale agevolata, e che il Comune di Paciano, relativamente al primo aspetto, ha deciso di sfruttare, proponendo appunto la realizzazione di una palestra sul terreno adiacente all’attuale plesso scolastico. In questo modo, secondo quanto spiega l’Amministrazione comunale, si va a colmare una lacuna avvertita da tempo sul territorio. Il progetto in questione è stato finanziato per 342.700 euro, anche se con una decurtazione (come accaduto per la gran parte dei progetti accolti) pari al 32,5%. A seguito di tale decurtazione è stato necessario rivedere il progetto, rimodularlo e programmare lo sviluppo dello stesso in più fasi. Il primo stralcio prevede la costruzione della palestra, di una piccola parte destinata a servizi e del locale tecnico. Gli spogliatoi e gli altri servizi fanno parte del successivo stralcio, per cui lo scorso aprile è stato chiesto il finanziamento, partecipando al bando regionale destinato all’edilizia scolastica. La palestra, così come concepita dai progettisti, sarà rivestita con blocchetti di cemento colorati e la copertura sarà a volta, soluzioni di materiali scelte anche per edifici di culto e per costruzione in prossimità di altri centri storici umbri. La nuova struttura, come spiegato nel corso di una partecipata assemblea pubblica da amministratori comunali e tecnici, sarà messa a disposizione della scuola, che in questo modo potrà potenziare i propri servizi, e dell’intera popolazione non solo per attività fisiche, ma anche per attività ricreative. Sarà dotata anche di impianto per la produzione  di energia elettrica e totalmente rispondente alle moderne normative sismiche. Dissensi sulle scelte architettoniche sono state espresse da parte del pubblico presente, che teme “un significativo impatto ambientale” e che avrebbe preferito un’opera “più attenta al luogo in cui sorgerà”, spazio di orti che separa la scuola dal campo in erba sintetica, attualmente utilizzato per l’attività fisica dai ragazzi. Da registrare anche alcune posizioni contrarie rispetto alla scelta di utilizzare fondi Puc per questo tipo di intervento.