Osteoporosi e sarcopenia: un pericoloso ‘duetto’

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Osteoporosi e sarcopenia: un pericoloso ‘duetto’. Anziani possibili bersagli congiunti delle due patologie. Di notevole efficacia sono gli interventi sullo stile di vita relativi ad esercizio fisico e nutrizione

   

Il declino funzionale dell’apparato muscolo scheletrico che si osserva nell’anziano, sia per quello che riguarda la sua componente muscolare che quella ossea, è responsabile della compromissione dell’andatura e dell’equilibrio, ed è correlato ad un elevato rischio di cadute e di conseguenti temibili fratture. Ne consegue un significativo peggioramento della qualità della vita e un aumento della mortalità con, inoltre, un cospicuo aumento dei costi sanitari. Importante quindi la prevenzione di tale grave situazione, già in età giovanile e adulta, tramite una vita sana, fisicamente attiva, ed una corretta alimentazione per permettere la formazione di una buona massa ossea e muscolare.

Una volta comparse le alterazioni muscolo scheletriche nell’età anziana, dovute ad un insieme di fattori legati sia alle patologie sia all’invecchiamento stesso, esse non debbono essere assolutamente sottovalutate e vanno messe in atto una serie di strategie nutrizionali e di comportamento spesso utili per il miglioramento di entrambe le componenti.

L’osteoporosi è una condizione multifattoriale caratterizzata da bassa densità minerale ossea e deterioramento dell’architettura con conseguente rischio di fratture, una sempre crescente spesa sanitaria ed elevati costi sociali. La sarcopenia invece è una condizione in cui massa e forza muscolare sono ridotte rispetto alla norma. I muscoli dei soggetti anziani presentano perdita e atrofia delle fibre muscolarie la severità di queste alterazioni è molto variabile tra gli individui. La sarcopenia è considerata uno dei principali fattori responsabili delle limitazioni funzionali e della dipendenza motoria in questa fascia d’età.

Osteoporosi e sarcopenia sono i disturbi muscoloscheletrici più frequenti nelle persone anziane e rappresentano un pericoloso “duetto” presentando, tra l’altro, vie patogenetiche comuni (ridotta secrezione di ormoni anabolici, aumento dell’attività infiammatoria, ridotta attività fisica) che conducono ai vari processi degenerativi e che spesso possono rispondere anche allo stesso tipo di trattamento. Tuttavia mentre le misure volte a prevenire e curare la sarcopenia sono utili alla salute dell’osso, non sempre il trattamento dell’osteoporosi si riflette positivamente sulla muscolatura (trattamenti farmacologici con bifosfonati o anticorpi monoclonali). Di massima importanza e di notevole efficacia sono gli interventi sullo stile di vita relativi ad esercizio fisico e nutrizione.

La presenza di sufficienti proteine nella dieta è fondamentale per lo sviluppo di ossa e muscoli contribuendo a mantenere la salubrità delle ossa e della massa muscolare in individui anziani, aumentando contemporaneamente l’apporto e l’assorbimento del calcio. Gli anziani non solo richiedono una sufficiente quantità di proteine, distribuite in modo ottimale nei pasti, ma anche di apporto di calcio e vitamina D. che rappresentano per l’anziano la migliore prevenzione nutrizionale delle fratture.

Inoltre l’esercizio fisico regolare è l’unica strategia collaudata per prevenire negli adulti e negli anziani, in modo costante, la fragilità ossea e migliorare la sarcopenia e la funzione fisica. Nei pazienti più anziani l’esercizio e l’attività fisica producono gli stessi effetti benefici osservati negli individui più giovani: aumentodella capacità aerobica, della forza muscolare e della resistenza. Quindi un esercizio regolare, che preveda fasi di allenamento progressivo, dovrebbe essere applicato per attenuare la perdita di massa muscolare negli anziani fragili o obesi che intraprendono una terapia dimagrante. Essendo la sarcopenia un passaggio quasi obbligato per chi raggiunge l’età senile, conviene adattarvisi scegliendo uno stile di vita e un comportamento alimentare consono alla nuova realtà.