Orvieto: sospese le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado

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Orvieto: sospese le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. Ordinanza in vigore dall’8 al 21 marzo

   

Al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 questa mattina il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani ha emesso l’ordinanza di sospensione di tutte le attività didattiche in presenza per tutte le scuole, statali o paritarie, di ogni ordine e grado nonché all’interno degli asili d’infanzia, nidi inclusi, pubblici e privati nel territorio del Comune di Orvieto da lunedì 8 al 21 marzo 2021.

Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali (secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020), garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

Il provvedimento si basa sul rapporto emesso ieri 6 marzo dal Servizio di Igiene Sanità Pubblica della ASL Umbria 2, nel quale si evidenzia che i dati relativi alla sorveglianza epidemiologica COVID-19 mostrano nelle ultime due settimane un rilevante aumento dei contagi nel Comune di Orvieto.

“In particolare – spiega la nota della Asl – si sono osservati molti casi COVID (in gran parte asintomatici) nella popolazione scolastica, che ha costretto a porre in isolamento numerose classi di ogni ordine e grado, dal Nido alle Superiori. E’ pertanto evidente l’effetto di diffusione del contagio costituito dalla frequenza scolastica con successivi cluster familiari”.

Nella stessa nota viene comunicata l’incidenza settimanale (dati parziali) nel Comune di Orvieto dal 1 marzo al 5 marzo (settimana 1 –7 marzo) che risulta pari a 261 contagi per 100.000 abitanti, quindi già superiore al limite stabilito dall’ultimo DPCM del 2 marzo, di 250 contagi per 100.000 abitanti.

Sulla base di tali dati, di concerto con la ASL viene adottato il provvedimento di chiusura di tutte le Scuole e Nidi d’Infanzia presenti nel territorio comunale per un periodo di 14 giorni, in stretto adeguamento al DPCM del 2 marzo 2021 e all’ordinanza del Presidente della Giunta regionale del 5 marzo recante ‘Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID’, che dà atto della permanenza della nostra Regione nella cosiddetta ‘zona arancione’”.

“I dati sull’incidenza settimanale dei contagi nel nostro comune che ci sono stati comunicati dalla Asl Umbria 2 – commenta il Sindaco, Roberta Tardani – ci impongono misure più stringenti di contenimento del virus come stabilito dall’ultimo Dpcm del 2 marzo. Abbiamo chiesto e ottenuto di anticipare i tempi di valutazione dei dati, solitamente analizzati il lunedì, per consentire alle scuole e alle famiglie di organizzarsi seppur con un giorno di anticipo. Chiudere le scuole è un provvedimento doloroso, che so che comporta disagi come ritengo che la didattica in presenza rappresenti sicuramente un valore aggiunto per l’apprendimento e la socialità rispetto alla Dad. Ma questo, considerate le indicazioni del Dpcm entrato in vigore ieri e l’ordinanza della Regione Umbria, è al momento l’unico strumento e obbligo che abbiamo per contenere la diffusione del virus. Proprio per i comprensibili disagi che comporterà – prosegue – mi appello al senso di responsabilità di tutti affinché la chiusura delle scuole non venga vanificata da comportamenti non responsabili, soprattutto da parte dei più giovani, come ci sono stati segnalati in questi giorni. I controlli saranno intensificati ma non possiamo essere h24 in tutte le zone della città e non possiamo certo entrare nelle case della gente. Allo stesso tempo questa ordinanza ha l’obiettivo di non compromettere il corretto svolgimento della campagna vaccinale in corso. Confidiamo quindi nella collaborazione che ha sempre contraddistinto la nostra comunità in questo lungo anno di condivisione e adattamento all’emergenza sanitaria”.