Opposizione: “Liste di attesa raddoppiate e sanità privata usata come ancora di salvezza”

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“La presidente Proietti ha fallito su tutta la linea”

   

“La presidente Stefania Proietti ha confermato che, dopo un anno di governo regionale di sinistra, le liste d’attesa in Umbria sono quasi raddoppiate rispetto al passato nonostante la promessa di azzerarle in tre mesi. Inoltre, sono state acquistate 20mila prestazioni dal privato, che fino a pochi mesi fa, secondo la sinistra, era il ‘male assoluto’, mentre oggi è diventato l’unica ancora di salvezza di una politica sanitaria allo sbando. Dispiace che per ottenere questi dati sia stato necessario presentare una richiesta di accesso agli atti in Regione Umbria, inoltrare tre solleciti e attendere oltre due mesi.

E come se non bastasse, ancora una volta le informazioni vengono diffuse prima alla stampa e solo dopo alle opposizioni, segno evidente di arroganza e mancanza di rispetto istituzionale. Nella foga di prendersi meriti inesistenti, però, la Proietti ha finito per smentire sé stessa. Durante la campagna elettorale, infatti, la Presidente aveva promesso di azzerare le liste d’attesa mentre oggi ammette che in Umbria restano circa 68mila prestazioni in attesa, a fronte delle 44mila di settembre 2024, quando governava il centrodestra. È un crollo evidente dell’efficienza della sanità pubblica regionale che conferma l’ormai evidente l’incapacità della Regione di dare risposte esclusivamente con il sistema pubblico, come la stessa sinistra aveva promesso. I numeri sbandierati, infine, non tengono conto del fatto che molti cittadini non vengono nemmeno inseriti in lista, o rifiutano di entrarvi sapendo che dovrebbero aspettare mesi, se non anni, per una visita.

Altri vengono spediti a chilometri di distanza dalla propria zona di residenza e sono costretti a rivolgersi al privato pagando di tasca propria per potersi curare. Un paradosso inaccettabile, soprattutto se si considera che la presidente Proietti ha aumentato le tasse agli umbri in maniera indiscriminata, promettendo di migliorare la sanità pubblica. Oggi, invece, gli umbri pagano di più, aspettano di più e, quando vogliono curarsi, devono anche pagare di tasca propria. Questo è il fallimento più evidente del nuovo corso della sinistra alla guida dell’Umbria”.

Così in una nota i consiglieri regionali di opposizione: Donatella Tesei (Lega Umbria), Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Paola Agabiti (Fratelli d’Italia), Laura Pernazza (Forza Italia), Andrea Romizi (Forza Italia), Nilo Arcudi (TPUC)