Norcia, i Benedettini: “nuovo monastero segno di speranza”

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Comunità ora sulla collina di San Benedetto in Monte

   

La costruzione del nuovo monastero dei benedettini di Norcia “rappresenta un segno di grande speranza”.

Lo sottolinea la comunità religiosa guidata da padre Benedetto Nivakoff che dopo i terremoti del 2016, si è trasferita sulla collina di San Benedetto in Monte, pochi chilometri fuori dal centro storico della città.

Le giornate dei religiosi sono ancora scandite dalla preghiera e dal lavoro.

Da un paio di anni sono iniziati i lavori di ricostruzione di un antico convento cappuccino che diventerà la casa “ufficiale” dei 20 monaci oggi presenti in Valnerina. Il priore ha aperto all’ANSA le porte del cantiere, ma anche quelle della preghiera e del pranzo assieme all’intera comunità. Permettendo così di vivere un’intera giornata immersi nella fede e nella progettazione di un futuro che passerà inevitabilmente da un’altra ricostruzione, quella della Basilica del santo patrono d’Europa.

E sull’ipotesi che i monaci facciano ritorno in Basilica, dice che i nursini e i tanti visitatori “troveranno sicuramente la nostra presenza”. “Nel senso – aggiunge – che il nostro cuore sta nella Basilica e in particolare nella cripta dove nacquero San Benedetto e Santa Scolastica. Non appena sarà terminata la ricostruzione sarà nostra speranza di presentare quello spirito benedettino che è rimasto lì per secoli”.