Musica e solidarietà, “Spello Splendens” e la tradizione delle Ciaramelle di Amatrice

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Il Festival “SPELLO SPLENDENS” vi invita a riscoprire la bellezza di particolari musiche, poco conosciute ma importanti per la festa del Natale, attraverso concerti di musica Medievale e Tradizionale. Inoltre, si intende valorizzare le sonorità di antichi strumenti, una volta ben conosciuti, e che sono oggi considerati “minori”: parliamo di zampogne, ciaramelle e cornamuse, che durante il Natale hanno svolto un importante ruolo nell’annunciare il Rito e la Festa, insieme a tanti altri strumenti musicali che oggi si stanno riscoprendo. In questa Settima Edizione si intende porre attenzione alla musica del territorio di Amatrice, particolare zona del centro Italia che ha vissuto di nuovo il tragico evento del terremoto. Non tutti sanno che questa zona ha conservato un’antica zampogna, chiamata ciaramelle, capace di riportarci alla musica strumentale tra le più arcaiche della nostra Penisola. Con le ciaramelle, il tamburello e la danza del saltarello si passerà insieme la giornata di sabato 7 gennaio e, per comprendere meglio il tutto, ci sarà una conferenza e la presentazione di un libro su queste tradizioni. Sempre dalla zona di Amatrice verranno due eccezionali poeti a braccio, ovvero improvvisatori di ottava rima, la forma poetica più alta e antica che ci sia rimasta con musica: il canto degli antichi aedi! Non mancano i concerti con i migliori solisti e gruppi italiani che utilizzano in special modo zampogne e cornamuse, insieme ad altri momenti come masterclass, stage di danza, presentazione di CD e libri. E poi c’è “Zampogne e Lenticchie”, la passeggiata musicale con raduno libero dei musicisti, che rinnova la tradizione dell’offerta propiziatoria del cibo, grazie alla collaborazione dei ristoratori del centro storico di Spello: con la sempre gradita partecipazione del cantautore Piero Brega e della polistrumentista Oretta Orengo ed altri ospiti a sorpresa. In questo periodo di crisi, economica ma anche sociale e di valori, con conseguente smarrimento culturale, il nostro Festival cerca di salvaguardare e promuovere una parte preziosa, troppo spesso bistrattata, della nostra storia, andando contro la moderna tendenza “spettacolare” del quotidiano uso della cultura musicale. I concerti si terranno principalmente nella Sala dell’Editto dell’Antico Palazzo Comunale e le altre iniziative nell’ Auditorium del Centro Studi “Adolfo Broegg”. I musicisti, nei loro concerti, ci presenteranno le caratteristiche dei repertori e degli strumenti usati.