Morto all’ospedale di Pantalla: “Indagini in corso”

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Fonte foto: Ansa.it

Morto all’ospedale di Pantalla: “Indagini in corso”. L’Assessore regionale Barberini ha risposto durante l’Assemblea legislativa

   

Nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa dedicata alle interrogazioni a risposta immediata, il consigliere regionale Sergio De Vincenzi (Ricci presidente) ha presentato il proprio atto ispettivo in cui chiede di conoscere “i risultati dell’indagine interna avviata dall’Azienda Usl 1 in merito alla morte di un giovane paziente all’Ospedale di Pantalla a seguito di un intervento chirurgico di emorroidectomia”.

Illustrando l’atto in Aula De Vincenzi ha ricordato che il “20 ottobre scorso un giovane paziente è morto presso l’Ospedale di Pantalla dopo aver effettuato un intervento di emorroidectomia, e la Procura della Repubblica di Spoleto ha aperto un fascicolo. Inoltre anche il Direttore generale dell’Asl 1 ha dichiarato, secondo quanto riportato dai quotidiani locali, che sono state avviate delle iniziative interne per accertare, con la massima trasparenza, le cause del decesso del paziente. Ricordo che il 20 settembre scorso ho inoltrato alla Giunta un’interrogazione a risposta scritta circa i fondi destinati all’effettuazione dell’intervento di ’emorroidectomia secondo Longo’ ma ad oggi non è stata ancora fornita alcuna risposta. E stiamo parlando di una patologia molto diffusa, tanto che in Italia sono circa 3 milioni i cittadini che ne soffrono e che ha un alto rischio invalidante”.

L’assessore Luca Barberini nella risposta ha parlato di “una vicenda triste, tragica e drammatica che ha portato al decesso di un paziente. La Asl 1 e il presidio di Pantalla non hanno ad oggi alcun ulteriore elemento che possa essere riferito in Aula perché sono in corso le indagini della magistratura. Indagini che sono state aperte pochi giorni dopo, e che hanno portato al sequestro di tutta la documentazione clinica e all’autopsia. Questo determina l’interruzione di qualsiasi altra attività di indagine interna. Non abbiamo ancora alcun esito per quest’indagine. Per quanto riguarda l’interrogazione a risposta scritta citata dal consigliere, ricordo che le politiche di programmazione regionale non indicano ai professionisti la tecnica che deve essere adottata. Per questi tipo di interventi le tecniche sono tre, ma la scelta su quale usare è fatta esclusivamente dal professionista e non dalla politica. Noi non attribuiamo risorse sanitarie in base al tipo di tecnica chirurgica che viene adottata”.

Nella sua replica De Vincenzi ha detto che “è difficile da accettare che nel terzo millennio si possa morire per un intervento del genere. Ci auguriamo che si faccia tutto il possibile per far luce sul tragico episodio. A noi risulta che la tecnica Longo è molto più sicura delle altre, e ci risulta che siano stati ridotti i fondi per questo tipo di intervento. C’è un problema di programmazione della Giunta in termini economici. Chiediamo di approfondire questo aspetto e di mettere a disposizione degli umbri le tecniche migliori”.