Montecastello di Vibio: la professoressa Sydel Silverman torna nel paese tuderte

1091
   

Domenica 26 luglio il Comune di Monte Castello di Vibio accoglie con particolare gioia la professoressa Sydel Silverman che ha un profondo, antico legame con la comunità montecastellese. Nel 1960-1961 visse infatti qui e qui realizzò un’originale ricerca di carattere antropologico e sociologico sulle tradizioni e sul profilo civile ed economico del paese e delle frazioni di Doglio e Madonna del Piano. Una ricerca che coinvolse molti abitanti del centro storico e i contadini delle campagne e che si riversò poi nel libro Three bells of civilization. The life of an italian hill town (Tre campane di civiltà. La vita di un villaggio italiano di collina), edito nel 1975 dalla Columbia University Press. La signora Silverman conquistò all’epoca l’affetto dei montecastellesi, per la sua simpatia, per il suo stile e per il suo scrupolo di studiosa. È con emozione che oggi – dopo oltre mezzo secolo – sarà accolta nella suggestiva Monte Castello di Vibio dove le autorità e i cittadini le testimonieranno affetto, stima e gratitudine per aver scelto allora questo luogo come esempio del buon vivere di un paese di collina italiano. L’occasione è data dalla presentazione della ristampa del libro – tradotto in italiano – e dalla mostra fotografica delle immagini che allora giovanissima la Silverman scattò alle genti locali intente nei lavori di tutti i giorni, cogliendo l’essenza della quotidianità di quell’epoca. Per Monte Castello di Vibio sarà un’eccezionale opportunità di coltivare le tradizioni collettive, di fornire ai giovani e ai ricercatori materiale raro per studiare la storia sociale, economica e culturale degli anni ‘60. Un pilastro importante nella ricostruzione e nella cura della nostra memoria civica. Sydel Silverman è un’antropologa nota per i suoi lavori come ricercatrice, scrittrice, dirigente di università e fondazioni. Si è formata a Chicago (sua città natale) e alla Columbia University. La sua prima esperienza in Italia risale al 1955: durante un viaggio di un anno attraverso l’Europa, compiuto con il suo primo marito Mel Silverman, visita tra l’altro Napoli e Roma, luogo in cui − sono le sue parole − iniziò la sua storia d’amore con l’Italia. Vi torna nell’agosto 1960 per condurre lo studio sul nostro paese: nelle sue memorie la professoressa Silverman dirà poi che l’accoglienza, l’aiuto ricevuto da molti abitanti di Monte Castello di Vibio fu decisivo per il buon esito della sua ricerca sperimentale. Ricordiamo che si trattò del primo studio sociologico e antropologico effettuato su una comunità dell’Italia centrale e che descrisse il tradizionale sistema agrario del nostro comprensorio, cioè la mezzadria, poco prima che fosse abolito per legge. In seguito Sydel Silverman ha realizzato tra l’altro una serie di ricerche sul Meridione e sulle feste nell’Italia centrale, tra cui spicca un lavoro sul Palio di Siena.