Mencaroni: “Preoccupa il calo delle imprese giovanili”

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Giorgio Mencaroni riceve il nuovo Prefetto di Perugia

Serve un pacchetto organico di misure”

   

“Non è la diminuzione in valore assoluto in sé a preoccupare, perché il numero dei giovani in Italia è in flessione anno dopo anno, ma il fatto che questo calo sia molto più forte dell’invecchiamento della popolazione e che prosegua in modo incessante”: è quanto osserva Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di commercio dell’Umbria, commentando i dati di un’indagine svolta dallo stesso ente camerale dalla quale emerge che tra il 2019 e il 2022 si è registrata una flessione media nazionale di imprese giovanili del 6,8%, e del 10,2%, in Umbria.

 

“I dati – sottolinea Mencaroni – fanno emergere evidenti criticità sulla vocazione imprenditoriale dei giovani.

Le ragioni sono molteplici e vanno dai costi che sono cresciuti – anche quando non quelli diretti, certamente quello indiretti – alla tradizionale difficoltà italiana sul passaggio generazionale, ai maxi rincari” che “comprimendo i margini di guadagno, hanno sconsigliato non pochi giovani ad aprire un’attività imprenditoriale. E c’è certamente anche da verificare la qualità e la quantità degli incentivi, sia a livello nazionale che nelle regioni”.
    Secondo Mencaroni “la la battaglia sulla propensione imprenditoriale dei giovani è anche culturale e di qualità dei servizi di supporto, tutoraggio, accompagnamento, manageriali.
    L’attenzione della Camera di commercio dell’Umbria al tema dei giovani – dice – è stata sempre alta e, tra le tante iniziative che potrei menzionare, cito il fatto che nei prossimi mesi verrà rilanciata l’attività dello ‘Sportello Nuove Imprese’, un servizio di orientamento e supporto alla creazione di impresa rivolto in particolare ai giovani. inoltre da anni la Camera di Commercio lavora a stretto contatto con gli Istituti superiori, collaborando con i docenti nella progettazione di laboratori e percorsi di cultura imprenditoriale e avvalendosi anche della partnership di enti e associazioni che hanno specifiche professionalità in questo campo. Credo che, a pieno titolo, in Umbria la partita dell’imprenditorialità giovanile vada inscritta in un pacchetto organico di misure a favore dei giovani sui quali deve condensare l’impegno di tutte le istituzioni ed enti”