Medicina rigenerativa, Flexor Lab Perugia stringe collaborazione con lo specialista Fiore

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Il medico si occupa di ortopedia e traumatologia dal 2002 e di medicina rigenerativa – Paolo Saverio Fiore riceve nella sede di San Sisto di Flexor Lab in via Gerardo Dottori 94

   

Specialista in ortopedia e traumatologia dal 2002, il dottor Paolo Saverio Fiore ha, negli ultimi anni, dedicato gran parte della sua attività alla cosiddetta medicina rigenerativa, quella branca della medicina, cioè, che si propone di riparare tessuti danneggiati attraverso la rigenerazione delle cellule dei tessuti stessi mediante l’utilizzo di cellule staminali. Un’attività che il dottor Fiore svolge nel centro-sud Italia e in particolare in Umbria grazie anche a una nuova collaborazione stretta con lo studio medico di riabilitazione Flexor Lab di Perugia.

“Con molto piacere – ha commentato Fiore – è iniziata questa collaborazione con Flexor Lab che mi ha messo a disposizione le strumentazioni e la location ideale per questa attività così importante nel campo dell’ortopedia. Io mi occupo in modo particolare di anca e ginocchio e nella mia attività professionale ho sempre cercato di trovare soluzioni alternative alle protesi, in modo da rendere ai pazienti la vita più facile senza doversi operare. Una risposta l’ho trovata sicuramente nella medicina rigenerativa. Nei casi in cui i danni alla cartilagine sono limitati o di medio livello, un prelievo di sangue appositamente lavorato e poi reinoculato all’interno dell’articolazione dell’anca o del ginocchio può dare ottimi risultati per quanto riguarda il dolore e la rigenerazione a livello articolare”.

Lo specialista Paolo Saverio Fiore riceve nella sede di San Sisto di Flexor Lab in via Gerardo Dottori 94, dove visita ed esegue trattamenti di medicina rigenerativa.

“In Flexor Lab – ha aggiunto Fiore –, in un laboratorio assolutamente iperprotetto, con la massima sterilità, possiamo effettuare questi trattamenti sui pazienti in estrema sicurezza. In questo momento Flexor Lab ci mette a disposizione il massimo della sicurezza per questo tipo di interventi”.