Il M5S dico “No” al CETA: libero scambio tra UE e Canada

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Cortile di Francesco 2018:
   

L’accordo di libero scambio con il Canada (CETA) va fermato.

“Ora che si è arrivati al processo di ratifica del trattato, la maggioranza in Parlamento vorrebbe procedere spedita, tanto che il provvedimento è già all’esame in commissione Esteri al Senato. E’ necessario fermare una liberalizzazione incontrollata che distruggerà la nostra produzione agricola e perciò chiediamo a Coldiretti, che ieri ha manifestato in piazza contro questo accordo, di fare sul serio e raccogliere le firme dei parlamentari, soprattutto quelli della maggioranza”

– afferma il deputato 5Stelle Filippo Gallinella, che aggiunge:

“Al di là dei singoli guadagni merceologici abbiamo sempre detto ‘no’ a questi accordi che non fanno altro che aumentare la globalizzazione, che ci ha reso tutti più uguali, ma più poveri: tale accordo ha determinato e determinerà un’ulteriore perdita di valori, di usi e costumi della nostra storia, con l’obiettivo di trasformarci da cittadini a consumatori. In Umbria, ad esempio, abbiamo molti prodotti legati alla tradizione come il farro di Monteleone di Spoleto, l’olio Dop, la lenticchia di Castelluccio di Norcia, la patata rossa di Colfiorito e il prosciutto di Norcia”

– continua il parlamentare.

“Ricordiamo che il CETA mette a rischio uno degli asset storici del nostro Paese: un rischio che non possiamo né dobbiamo correre. C’è, quindi, da chiedersi se i nostri colleghi parlamentari umbri siano d’accordo con il Governo, tra i più strenui sostenitori del CETA, o se abbraccino anche loro l’idea di bloccare questo accordo e comprendano quanto sia importante smascherare il primo trattato europeo che promuove il falso ‘Made in Italy’ a tavola. Promettiamo battaglia – conclude Gallinella – e presenteremo delle pregiudiziali di costituzionalità contro la ratifica, dal momento che il sistema per la risoluzione delle dispute tra Stati e investitori comporterebbe una limitazione di sovranità e democraticità delle scelte politiche”.