L’Umbria tra le prime regioni ad uscire dal contagio. Lo sostengono le proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute. Dello stesso avviso la Fondazione Gimbe che afferma: “l’Umbria è la sola pronta alla ‘fase due’ “
L’Umbria e la Basilicata potrebbero essere le prime a uscire dal contagio secondo le proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica. In Lombardia e Marche l’assenza di nuovi casi si potrà verificare invece non prima della fine di giugno. In Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. L’Osservatorio, spiega il direttore scientifico Alessandro Solipaca:
“Ha effettuato un’analisi, regione per regione, con l’obiettivo di individuare la data a partire dalla quale è verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione dalla Protezione Civile fino 17 aprile”.
Dello stesso avviso anche la Fondazione Gimbe.
“In questo momento solo in Umbria l’epidemia di Covid-19 sembra abbastanza sotto controllo da permettere l’avvio di una ‘fase 2’ “.
È la conclusione a cui è arrivata la Fondazione (l’obiettivo della quale è di favorire la diffusione e l’applicazione delle migliori evidenze scientifiche), che ha elaborato un modello, basato sulla prevalenza e sull’incremento percentuale dei casi totali, per mappare e monitorare l’evoluzione del contagio e fornire uno strumento univoco per informare le decisioni di Governo e Regioni. Il modello ha diviso le regioni italiane in quattro categorie, contrassegnate da un colore diverso a seconda della gravità della situazione. Dall’elaborazione dei dati degli ultimi 7 giorni emerge che gli incrementi percentuali dei contagi sono ancora alti in quasi tutte le altre regioni.