L’Umbria che vince, l’Almanacco Lunare Barbanera “Memoria del Mondo”

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“La Collezione di Almanacchi Lunari Barbanera, costituita da 356 esemplari datati dal 1762 al 1962 è la più completa al mondo. Il suo valore è universale e deriva dal suo essere simbolo di un genere letterario che ha contribuito a creare la cultura di massa e l’identità di intere nazioni fino all’avvento delle più moderne forme di comunicazione di massa”.

   

E’ la motivazione con la quale l’Unesco ha conferito allo storico storico Almanacco il titolo di “Memoria del mondo”, Patrimonio dell’Umanità.  Il che vuol dire che come l’alfabeto fenicio, la Sinfonia n° 9 di Beethoven, i film dei Fratelli Lumière e il Diario di Anna Frank – solo per fare qualche luminoso nome – è stato accolto nell’elenco che tutela, perché  beni universali, documenti, biblioteche, archivi, tradizioni orali, divenuti patrimonio documentario dell’umanità, pietre miliari nel progresso delle nazioni e delle civiltà, espressioni di una cultura di pace. La bella notizia è giunta alla Fondazione Barbanera 1762 e all’Editoriale Campi – a cui da più di un secolo l’edizione lega le sue sorti – proprio mentre l’Almanacco 2016 stava per andare in stampa. Un traguardo che ha quindi reso davvero speciale il 254esimo anno di questa lunga tradizione e che ha conquistato il plauso del mondo alla Fondazione Barbanera, ma anche alla città, Foligno, dove l’Almanacco venne dato per la prima volta alle stampe nel 1762, alla regione Umbria e al paese Italia che il Barbanera ha avuto l’onore, insieme ad altri, di rappresentare. Giunto da Abu Dabhi, dove l’International Advisory Committee dell’UNESCO si è riunita nei primi giorni di ottobre 2015, il riconoscimento era in attesa dal 2014, anno in cui la Collezione di Almanacchi Barbanera degli anni 1762-1962 – dichiarata appunto con i suoi 356 esemplari come la più completa al mondo – di proprietà  dell’editore Feliciano Campi e gestita dalla Fondazione, entrò nelle “nomination” della Tentative List. Un obiettivo importantissimo che ha fatto subito ben sperare quanti coinvolti nella “cordata” a sostegno di questo “pezzo”di tradizione italiana. E ora Barbanera è tra i sei italiani ad essere parte, dal 1992, del prestigioso elenco del Memory of the World Register, almanacco per eccellenza, scelto a rappresentare tutti gli almanacchi del mondo. Il perché ce lo dice UNESCO e ognuno potrà leggerlo collegandosi al sito www.unesco.org alla pagina Memory of the World, dove si trova anche il Codex Purpureus Rossanensis, superbo manoscritto del VI secolo, evangelario con testi di Matteo e Marco, entrato quest’anno per l’Italia insieme alla Collezione Barbanera. In totale sono 47 i “documenti” di 40 Paesi accolti nella Memory 2015, 348 dall’inizio, provenienti da tutti i continenti.