L’Ordine dei Giornalisti umbro risponde alla Carbonari: “Fornisca le prove”

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L’Ordine dei Giornalisti umbro risponde alla Carbonari: “Fornisca le prove”. Il Presidente Conticelli ha risposto al consigliere regionale che aveva dichiarato: “La stampa in Umbria non è stata mai libera”

   

L’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria prende atto delle recenti dichiarazioni di un consigliere regionale, Maria Grazia Carbonari, la quale in un’intervista parla – testualmente – di “stampa sempre schierata”, evidenziando come, a suo giudizio, la “stampa in Umbria non è stata mai libera”.

Non è tardata ad arrivare la risposta del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli:

“I giornalisti umbri non solo non si sottraggono al confronto con la società civile e con le forze politiche, ma addirittura vanno organizzando in questi mesi incontri pubblici su argomenti come fake news, diritto alla rettifica e diritto all’oblio. Riteniamo dunque che delle distorsioni del giornalismo si debba parlare, ma nell’ambito di un dialogo improntato alla civiltà e alla correttezza delle opinioni. Accettiamo accuse dettagliate e comprovate, magari da formulare in contesti preposti e non di fronte a un microfono, respingendo però affermazioni generiche che non appartengono a una categoria, la nostra, che crede per forza di cose nel valore della verità sostanziale dei fatti”.

“La signora Carbonari – continua Conticelli – fornisca quindi elementi di prova rispetto alla supposta mancanza di libertà della stampa umbra, mettendoci in condizione di intervenire con i controlli deontologici del caso: questo le compete in quanto rappresentante di una pubblica istituzione. In assenza di tali elementi, tuttavia, le parole del consigliere regionale si risolverebbero in un’accusa generica e insussistente, decisamente sconcertante e immeritata da professionisti che si dibattono in una crisi senza precedenti, che hanno in prevalenza stipendi da fame, nessun privilegio, e che nonostante ciò assicurano il flusso informativo quotidiano da ogni località dell’Umbria, venendo incontro all’esigenza del singolo cittadino di essere messo a conoscenza dei fatti.

Sono pronto, come presidente dell’Ordine o come cronista da oltre trent’anni in attività, a sostenere un confronto pubblico con la signora Carbonari e con quanti vorranno intervenire, ci si augura con argomenti più e meglio supportati rispetto a questi, sul ruolo della stampa in Umbria e sulle sue attuali condizioni operative”.