L’omaggio dell’Unistra al Maestro Raffaello

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L’omaggio dell’Unistra al Maestro Raffaello. Al via ciclo di conferenze. Michele Dantini ‘porta’ il Sanzio oltre le soglie del Ventesimo secolo: i casi di Fëdor Dostoevksij e Bernard Berenson

   

 

Prende avvio il prossimo mercoledì 6 maggio alle ore 18:00, sul canale youtube dell’Università per Stranieri di Perugia, il primo appuntamento del ciclo di conferenze “raffaellesche” che Michele Dantini, storico e critico dell’Arte, curatore di mostre internazionali e professore di Storia dell’Arte contemporanea presso la Stranieri ha curato nell’ambito del programma di celebrazioni che la città di Perugia dedica all’artista urbinate, nel 500mo anniversario della sua morte. Saranno i contemporanei riverberi artistico letterari di Raffaello, in particolare, l’oggetto d’indagine di questi incontri, i quali verranno dedicati a: “Fëdor Dostoevksij e  Bernard Berenson: due episodi maggiori di fortuna modernista di Raffaello a cavallo tra Otto e Novecento“. La scelta di Michele Dantini, in questo senso, è tutt’altro che scontata, poiché la distanza estetica dall’artista urbinate che gli ultimi due secoli hanno parso registrare, è  – di fatto – apparente:  la fortuna di Raffaello, in realtà, non si arresta certo alle soglie del dell’Otto Novecento, come dimostrano i casi di Picasso, de Chirico e Dalì, appassionati cultori dell’arte raffaellesca, particolarmente del disegno.

Nella prima conferenza Dantini ci porterà nel mondo della letteratura russa dell’Ottocento, parlandoci della Madonna Sistina (1513-1514), opera oggi conservata a Dresda, la quale gioca un ruolo di inattesa rilevanza in uno scrittore come Fëdor Dostoevskij, tanto da divenire cruciale nella costruzione di almeno due grandi romanzi e considerata dallo scrittore russo modello di ogni arte a venire, addirittura suscitata dalla divinità e non semplice frutto di impegno o abilità umane.

Il secondo appuntamento, la cui data e ancora da calendarizzare, sarà dedicato al grande studioso e conoscitore di arte antica Bernard Berenson (1865-1959). Estimatore di Cézanne, come di Matisse e del Picasso precubista, Berenson scrive estesamente di arte umbra dal Tre al Quattrocento, dedicando un intero volume, (1897) ai «Pittori rinascimentali del Centro Italia», e contribuendo in misura decisiva alla “riscoperta” dei Maestri “primitivi”.  E saranno le categorie da lui messe a punto per descrivere e riconoscere l’originalità della pittura umbra, come ci illustrerà Dantini, a trovare poi importante applicazione in Cézanne, nell’impressionismo e nel post-impressionismo francese.