L’Itts “Volta” guarda in faccia il bullismo

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L’Itts “Volta” guarda in faccia il bullismo. Presentati 4 spot e un cortometraggio all’istituto tecnico tecnologico statale di Piscille

   

“Alla violenza rispondi con un abbraccio”, “Non è grande chi vuole farti sentire piccolo, #sbulliziamoci”, “Se condividi sei complice, stop al bullismo”. Slogan che diventano inviti, riflessioni, consigli, imperativi. Sono quelli contenuti negli elaborati finali del progetto ‘Vis à Vis… visione e con-di-visione’ che ha visto protagonisti 141 studenti di tre scuole, l’Istituto comprensivo Torgiano-Bettona, l’Istituto statale di istruzione superiore ‘A. Gramsci – J. M. Keynes’ di Prato e l’Istituto tecnico tecnologico statale (Itts) ‘Alessandro Volta’ di Perugia.

Proprio quest’ultimo ha ospitato, martedì12 dicembre, la giornata di presentazione conclusiva del progetto finanziato dal Miur e che ha avuto come partner l’Università degli studi di Firenze, le associazioni Area Mi, Sine qua non, Cinema casting e Genitori insieme onlus. Tra maggio e ottobre i giovani sono stati coinvolti in tre laboratori (sceneggiatura, recitazione e video maker) per un totale di 80 ore a istituto, da cui sono nati quattro spot sociali più un cortometraggio prodotto dagli alunni del ‘Volta’. Parallelamente sono stati organizzati anche due laboratori formativi destinati a docenti e genitori (rispettivamente di 25 e 16 ore) per aiutarli a riconoscere le situazioni a rischio che vivono i ragazzi che subiscono atti di bullismo e cyberbullismo.

All’incontro oltre a genitori e professori erano presenti per l’Itts ‘Volta’ Rita Coccia e Caterina Corsaro, rispettivamente dirigente scolastico e professoressa responsabile del progetto, Silvia Mazzoni, dirigente scolastico dell’Ic di Torgiano-Bettona, Donatella Porzi, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Maria Rita Mancaniello, docente dell’Università degli studi di Firenze, Fabrizio Azzolini, presidente di Genitori insieme onlus, Alexandra Senise, coordinatrice logistica del progetto, e il regista Fausto Petronzio che ha affiancato i ragazzi nei laboratori.

‘Vis à vis’, faccia a faccia: il bullismo, così come il suo derivato più moderno, il cyberbullismo, va affrontato parlandone senza paura, magari con un linguaggio che arrivi dritto alle vittime e ai loro familiari ma soprattutto ai persecutori. Ecco, quindi, la scelta di coinvolgere un regista.

“Tutto è partito – ha spiegato Petronzio – dalla visione del cortometraggio ‘Vorrei essere Belen’, presentato il 25 ottobre 2016 in Senato e che il Miur ha voluto fortemente diffondere nelle scuole italiane. Partendo dalla visione di questo corto abbiamo cominciato a lavorare con i ragazzi delle scuole elaborando delle idee e io, come autore, ho cercato di dare spunti. Poi c’è stata la seconda fase dei laboratori in cui gli studenti si sono anche approcciati al mestiere dell’attore. Nella terza, infine, abbiamo realizzato i nostri prodotti”. “Credo che sia la formula più giusta per affrontare questo tema – ha dichiarato Porzi –. A volte i ragazzi non si rendono conto di quanto possano ferire i loro coetanei con determinati comportamenti e tutte le iniziative che mirano a sensibilizzare sono importanti. Anche se i casi denunciati sono pochi c’è tutto un mondo sommerso di cui dobbiamo tenere conto. Anche per questo sono stata promotrice di una legge regionale, insieme al consigliere Rometti, a sostegno di tutte quelle iniziative che i vari soggetti decideranno di mettere in campo per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”. “Il bullismo – ha spiegato Coccia – è un tema che va trattato e non sottovalutato. L’istituto lo ha inserito nella sua programmazione anche in vista di un percorso di cittadinanza attiva che stiamo avviando”.