L’ITS Umbria “Made in Italy” come miglior percorso nazionale di studi

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L’Its Umbria “made in Italy – Innovazione, Tecnologia e Sviluppo” si aggiudica il premio per il miglior percorso nazionale di studi post diploma fra tutti i corsi valutati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. E’ questo l’esito di un monitoraggio relativo agli Istituti tecnici superiori italiani che è stato reso noto dallo stesso Ministero.

“Si tratta di un risultato prestigioso per la nostra Regione che dà lustro al territorio e a tutti i soggetti che a vario titolo contribuiscono al funzionamento della Fondazione – hanno commentato l’assessore regionale all’istruzione Antonio Bartolini ed il Presidente della Fondazione ITS Umbria Gabrio Renzacci, ringraziando tutti coloro che lavorano con capacità e passione per il raggiungimento di tali risultati -. In particolare la Regione Umbria che svolge un ruolo essenziale con la programmazione degli indirizzi, sostenendo finanziariamente tutti i percorsi formativi. Ma è determinante anche il ruolo di Istituti Scolastici, Università degli Studi di Perugia ed imprese che uniscono le rispettive competenze per elaborare una formazione sempre più aderente alle richieste del mondo del lavoro, favorendo in tal modo il successo occupazionale. Fondamentale, a tal proposito, il ruolo delle associazioni di categoria: oltre a Confindustria Umbria, che ha creduto sin dall’inizio nel progetto promuovendo e costituendo la Fondazione, partecipano alla stessa ANCE, CNA, Confagricoltura e Collegio dei Geometri. Di rilievo, infine, la partecipazione attiva di oltre cento imprese la cui collaborazione risulta essenziale a supporto delle scelte didattiche e della individuazione dei tirocini”.

Sono 86 oggi le Fondazioni presenti su tutto il territorio nazionale. La graduatoria è stata elaborata sulla base del monitoraggio realizzato dal Ministero per legare i finanziamenti a precisi criteri di qualità. “In testa, come ha sottolineato dal Sottosegretario Gabriele Toccafondi, non Istituti del nord, seppure logicamente molto presenti, ma l’ITS della regione Umbria. A significare che il successo di queste nuove accademie tecniche è strettamente legato all’efficienza organizzativa ed al rapporto con il tessuto industriale”. Tra l’altro un’analisi più approfondita dei risultati del monitoraggio nazionale non può che essere positiva e incoraggiante. Fra tutti gli studenti diplomati, ad un anno di distanza dalla conclusione del corso, l’81,1% ha un’occupazione. “Con questo monitoraggio si vuole capire in che modo il sistema sta funzionando, quali sono le strategie che si sono rivelate vincenti, quali le criticità da analizzare – ha sottolineato il Sottosegretario Toccafondi – Gli ITS ci parlano con i loro numeri! Sono numeri che ci convincono che questa è la strada giusta per ricostruire il legame vincente tra istruzione, formazione, università e impresa. Quando la scuola dialoga sistematicamente con l’impresa i risultati si vedono. Stiamo lavorando per creare anche in Italia – ha concluso il Sottosegretario – un sistema terziario professionalizzante e gli ITS possono essere il cardine centrale del nostro modello e questi primi risultati ci dicono che stiamo andando nella giusta direzione”.
Anche sotto questo aspetto, l’ITS Umbria sta lavorando nella giusta direzione, in stretto raccordo e con il supporto della Regione Umbria. Già fin dal 2015 sono stati attivati ben 5 percorsi formativi: Automazione e Sistemi Meccatronici, Innovazione e qualità delle abitazioni, Responsabile delle produzioni agroalimentari, Ricerca e sviluppo biotecnologico, Marketing e internazionalizzazione. In linea con tale programmazione, l’ITS Umbria propone un’offerta formativa professionalizzante e pratica, finalizzata ad un ingresso immediato e coerente nel mercato del lavoro. In una realtà in cui oggi evidenti sono le difficoltà di occupazione, abbiamo dato ai giovani competenze, lavoro e fiducia nel futuro” – ha affermato il presidente Renzacci.

“Il rapporto tra pubblico e privato in questo caso è fondamentale – ha concluso l’assessore Bartolini – e dimostra che se attuato nella giusta maniera e direzione porta importanti risultati. E proprio per questi motivi la Regione crede fortemente nel percorso legato agli istituti tecnici superiori ed investe molte risorse per realizzarli”.