L’Istituto di Design Italiano di Perugia per Leroy Merlin

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Dalla stretta sinergia tra mondo della formazione e dell’impresa prende vita il bagno del futuro. Si chiama ‘Formula: il bagno uguale per tutti’ ed è il frutto del lavoro di progettazione portato avanti da quattro studenti dell’Istituto italiano design (Iid) di Perugia in collaborazione con Leroy Merlin e Pefc (Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di certificazione forestale). Riccardo Angeletti, Gian Raffaele Ciannavei, Roberta Libertella e Simone Menichini hanno, infatti, terminato il loro percorso di studi triennale in Industrial e Interior design elaborando una tesi sperimentale su un ambiente bagno il più possibile e ugualmente accessibile a tutte le categorie di persone e dove fossero particolarmente curati dettagli e materiali e, ovviamente, il design. Tesi che è stata discussa, martedì 19 luglio, proprio nel punto vendita Leroy Merlin di Bastia Umbra, alla presenza di Matteo Gradassi, direttore dell’Iid, Vito Romagnuolo, direttore del Gruppo bagno Leroy Merlin, docenti dell’istituto e personale della multinazionale francese. “Il bagno – ha spiegato Romagnuolo – sta divenendo sempre più luogo di benessere dove passare del tempo. L’idea dei ragazzi, che oggi vede la luce con la realizzazione di veri e propri prototipi, è partita proprio da questa constatazione”. L’altro rilievo che ha guidato il lavoro degli studenti è stato legato alla scarsa attenzione, in termini ‘stilistici’, riscontrata negli ambienti bagno pensati per persone anziane o portatrici di handicap. “Abbiamo voluto dare il nostro contributo per un ‘design for all’ – ha detto Gradassi –. È stato un lungo lavoro durante il quale i ragazzi hanno colloquiato costantemente con gli addetti dello showroom Leroy Merlin di Bastia Umbra così da comprendere lo scenario su cui muoversi e il target di persone che avrebbero potuto usufruire di questo ambiente di nuova concezione. Quindi ci si è spostati nella scelta di tecnologia e materiali e, in questo, Pefc ha giocato un ruolo importante poiché i legni utilizzati sono tutti certificati come ambientalmente sostenibili”. “I ragazzi – ha raccontato Giuseppe Rodio, capo settore sanitari e piastrelle del punto vendita bastiolo di Leroy Merlin – hanno fatto interviste e studi di settore sul mercato locale per capire le esigenze dei clienti. C’è stato uno scambio di conoscenze che ha arricchito loro ma anche noi stessi che abbiamo potuto seguire l’intenso lavoro che sta dietro alla progettazione di un prodotto. Anche tra gli stessi ragazzi c’è stata grande sinergia e questo non era scontato visto il rischio di andare in collisione su stili e tendenze personali”. Gli studenti hanno, infatti, pensato ognuno un aspetto specifico del ‘bagno uguale per tutti’. Angeletti ha così curato il lavabo e il vaso sanitario, Ciannavaei la cabina doccia, Menichini gli arredi modulari pensati a sostegno di lavabo e lavatrice e Libertella l’implementazione dell’ambiente con una domotica attenta a risparmio energetico e relax. “Possiamo parlare di una tesi a otto mani – ha chiarito Gradassi –. Il colloquio è stato quindi particolarmente difficile perché oltre a discutere il proprio singolo elaborato i ragazzi hanno dovuto presentare il lavoro a 360 gradi”. “La nostra volontà – ha quindi concluso il direttore dell’Iid – è da sempre quella di far colloquiare i ragazzi con le aziende del territorio. Agli studenti vengono commissionati progetti concreti che permettono loro di entrare in contatto con un’eterogeneità di figure professionali, come importante base di partenza per la loro carriera futura. Con Leroy Merlin, per esempio, proseguiremo sicuramente su questa strada”.