Lavoratori della logistica: Sinistra Italiana interviene a sostegno dei lavoratori

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Basta con i contratti pirata, bisogna tutelare con nuove norme i lavoratori esternalizzati della logistica: Sinistra Italiana interviene a sostegno dello sciopero dei lavoratori della Gls in Umbria.

“I lavoratori delle cooperative che svolgono servizi per la Gls hanno ragioni molto serie per scioperare e stanno facendo una lotta paradigmatica – interviene Elisabetta Piccolotti, segretaria regionale di Sinistra Italiana in Umbria – che parla a moltissimi altri impiegati nei comparti della logistica. Per questo, per quanto ci riguarda, il tema non è solo il nostro indubitabile sostegno a questo sciopero, ma chiediamo che la politica apra una riflessione concreta sulle condizioni di lavoro in tutto il settore”.

Il trasporto e la consegna di merci ha assunto una centralità sempre più grande nella filiera dei consumi, grazie allo sviluppo delle vendite on line e della consegna a domicilio. In tutto questo settore, che sta crescendo e che ha ormai un giro d’affari di centinaia di miliardi in Europa,

“la riduzione dei costi di produzione e consegna è scaricata completamente sui lavoratori, ai quali non vengono riconosciuti i diritti, le tutele e i ritmi che sono necessari alla tutela della sicurezza e della dignità delle persone. Tutto ciò – prosegue Piccolotti – accade attraverso l’esternalizzazione dei servizi a cooperative di comodo, spurie, che non hanno nessuna delle caratteristiche mutualistiche che il nostro ordinamento prevede per tali imprese e che, come nel caso Gls, applicano contratti pirata e sfruttano migliaia di lavoratori, sottopagandoli per massimizzare i profitti e allungando gli orari di lavoro. Sinistra Italiana dice basta, dopo le tante lotte dei lavoratori di questo settore in tutta Italia, dopo le tante inchieste che hanno raccontato la vera faccia dello sfruttamento, è tempo che la politica agisca. Cominciando dall’intervento minimo, quello degli assessori allo Sviluppo Economico della città e della Regione, i quali devono convocare la Gls e la cooperativa per chiedere l’applicazione del contratto che i sindacati e i lavoratori chiedono. E poi si apra una riflessione e una vertenza nei confronti del governo nazionale per chiedere che si intervenga con norme che possano sostenere le azioni di lotta dei sindacati e la riconquista dei diritti fondamentali. Basta sfruttamento, basta precarietà, basta lavoro povero. Tutto ciò non è più tollerabile, e non è accettabile nemmeno che le istituzioni guardino da un’altra parte”.