L’arte è una caramella. Dalla Monna Lisa ai giorni nostri

1188
   

Destate la notte, il cartellone delle manifestazioni che ha accompagnato la città negli scorsi mesi, chiuderà sabato 26 settembre, alle ore 21.00, con un appuntamento d’eccezione che vedrà sul palco del Teatro Pavone il critico d’arte Carlo Vanoni con “L’arte è una caramella”, uno spettacolo dedicato interamente al controverso mondo dell’arte contemporanea. L’evento, inserito fra le manifestazioni collaterali della mostra La percezione del futuro. La collezione Panza a Perugia, è un monologo teatrale diretto da Gian Marco Montesano, affermato pittore torinese e fondatore della Compagnia teatrale Florian di Pescara. Carlo Vanoni guiderà lo spettatore attraverso un percorso fatto di parole, immagini e musica, che analizza i diversi linguaggi dell’arte, dalle avanguardie a oggi, messi a nudo e resi fruibili in modo chiaro e piacevole per tutti. Sarà quindi un viaggio dettagliato tra i “grandi misteri” dell’arte contemporanea, come il rapporto che lega Raffaello e il “taglio” di Fontana o il perché “l’orinatoio” di Marcel Duchamp è considerato una scultura o, ancora, come possono dialogare Leonardo da Vinci e Andy Warhol. Un monologo che, da Monna Lisa all’Olympia di Manet, dal letto di Van Gogh fino alle opere dei giorni nostri, vuole dimostrare che l’arte è sempre contemporanea. La performance, che sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti, è anche una provocazione e un invito alla riflessione per chi ama l’arte ma detesta quella contemporanea, per chi pensa che l’arte sia solo bellezza, per chi cerca l’emozione o per chi pretende che l’opera riveli abilità manuale. E se il monologo di Vanoni avrà scrollato alcune perplessità e suscitato curiosità, quale migliore occasione, per mettersi in gioco con occhi nuovi, quindi, che visitare la mostra La percezione del futuro. La collezione Panza a Perugia, che rimarrà allestita alla Galleria Nazionale dell’Umbria e al Museo civico di Palazzo della Penna fino all’8 novembre 2015? Un’esposizione che presenta una selezione scelta di 91 opere esemplificative del collezionismo di Giuseppe Panza e di sua moglie Rosa Giovanna Magnifico che nella loro vita hanno raccolto oltre 2500 lavori, firmati dai maggiori autori della scena americana ed europea del secondo Novecento, tra pitture, sculture e istallazioni di piccole e di grandi dimensioni, che appartengono alla storia della Minimal Art, dell’Arte concettuale, dell’Arte ambientale o dell’Arte della Percezione, Forma vitale, Pittura Monocromatica e Neo Pop.  Le opere in mostra vengono in Umbria per la prima volta e la maggior parte di esse non sono mai state esposte, attribuendo così a Perugia un richiamo di assoluto interesse.