La Regione visita alcune aziende dell’alto Tevere

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La Regione visita alcune aziende dell’alto Tevere. Presenti l’Assessore Michele Fioroni e il Consigliere Vario Mancini

   

 L’Alto Tevere rappresenta un’importante area economica del territorio regionale, caratterizzata da imprese innovative e con un alto tasso di industrializzazione. Una zona che, nonostante una violenta crisi, registra ancora il maggior tasso di industrializzazione non solo in Umbria, ma anche rispetto alla media italiana. Una vocazione industriale da studiare e potenziare come modello di crescita e sviluppo.

“Ieri pomeriggio, accompagnato dal Consigliere Regionale Valerio Mancini, Presidente della II Commissione Attività Produttive, – dichiara l’Assessore regionale Michele Fioroni – ho avuto occasione di visitare alcune realtà imprenditoriali che rappresentano le eccellenze di questo territorio. Un’occasione di ascolto importante, anche per capire le esigenze imprenditoriali e conoscere tali realtà”.

   “Abbiamo iniziato con SITREX – prosegue Fioroni – un’azienda del settore meccanica-agricola con oltre 100 dipendenti, che ha fatto dell’innovazione una bandiera e che è stata capace di cavalcare mercati internazionali, con un fatturato export del 95% in oltre 60 Paesi. Successivamente abbiamo visitato la CMC, azienda specializzata in macchinari per imballaggi con 250 dipendenti a regime. Un concentrato di brevetti e innovazione tecnologica, capace di conquistare la fiducia dei principali player internazionali nel mondo dell’E-Commerce. Abbiamo concluso con l’azienda Giuntini, tra le prime 50 aziende al mondo nel settore Pet-Food e Zootecnico con 23 linee di confezionamento, 80 milioni di fatturato e 180 dipendenti a regime. Innovazione di prodotto, segmentazione di mercato e capacità di interpretare in anticipo l’evoluzione dei modelli di consumo, sono gli elementi alla base del successo di questa azienda”.

   “Tre realtà imprenditoriali – conclude l’Assessore Michele Fioroni tra loro unite dal filo conduttore del territorio e con la capacità di attivare filiere produttive prevalentemente legate al Made in Umbria”.