La pioggia non ferma la Camminata della Speranza: in 300 per dare voce alla disabilità

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La pioggia non ferma la Camminata della Speranza: in 300 per dare voce alla disabilità. 8 km con spirito di solidarietà

   

Il maltempo non ha scoraggiato le circa trecento persone che domenica mattina nonostante le avverse condizioni meteo hanno deciso di partecipare alla Camminata della Speranza e di recarsi al Santuario della ‘Madonna della Luce’ a Collelungo. Incoraggiati anche dalla presenza di autorità regionali e delle Amministrazioni comunali il corteo si è messo in marcia sotto la pioggia percorrendo 8 km con spirito di solidarietà e speranza.

“Una partecipazione significativa – ha sottolineato Giuseppe Antonucci, presidente dell’associazione Madre Speranza Onlus – il ‘popolo della libertà’ ha voluto dimostrare di essere presente e vicinio alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Questo successo, che si rinnova di anno in anno, indica che il Centro Speranza, con il lavoro degli operatori e con il supporto della politica delle amministrazioni locali, sta dando una vera risposta ai diritti attesi da chi vive la condizione di disabilità”.

“La presenza di così molta gente nonostante le difficoltà – ha sottolineato Madre Maria Grazia Biscotti, direttrice del Centro Speranza – è un segno di incoraggiamento: se si è in tanti anche con poco si può fare di più. Con la buona volontà e insieme possiamo continuare ad andare avanti, con coraggio e con forza, senza fermarci”.

“Un compleanno speciale per la trentesima edizione”, ha ricordato la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi presente alla partenza.

“Attraverso azioni come quella offerta dalla Camminata della Speranza – ha detto la presidente – possiamo sensibilizzare e creare quel contatto ulteriore che serve a sostenerci vicendevolmente. La condivisione di questa mattina rappresenta l’abbraccio di una comunità che non riesce quotidianamente ad essere presente e vicina a queste realtà, ma lo fa oggi e nei momenti in cui può”.

Presenti i sindaci, assessori e consiglieri che, a prescindere dall’appartenenza politica e partitica, hanno risposto in modo corale all’invito del Centro Speranza. “Un contenitore di passione, emozione e dedizione” gestito dalle suore Ancelle dell’Amore Misericordioso il Centro è stato confermato punto di riferimento per il territorio, non solo per la cura, ma soprattutto per la cultura e l’attenzione che è capace di accendere ogni volta sulla condizione delle persone con disabilità e non solo nel giorno della Camminata.

“La disabilità unisce – ha ricordato Michele Toniaccini, sindaco di Deruta  – come autorità dobbiamo essere utili a questa causa e ricondividere sempre più valori e principi anche propri della politica che deve rimettere al centro della propria azione la persona in sé e nelle sue proiezioni sociali”.

Gli amministratori, coralmente, hanno sottolineato come solo insieme ai cittadini, ovvero con la loro collaborazione e diretta interazione con le amministrazioni, è possibile essere sempre presenti e attivi nel mondo della disabilità affinché la società civile diventi davvero più accogliente e si venga a costituire una fondamentale rete di sostegno.

“In questa società così opulenta – afferma Antonucci – il disabile è ancora in una condizione di povertà sociale. Noi abbiamo davvero bisogno di aiutare le persone a riflettere perché la disabilità, come le persone più in difficoltà, possono essere dimenticate poiché faticoso”.

L’Associazione Onlus, che prende il nome da Madre Speranza, dal 2000 è vicina al Centro Speranza fondata affinché la cultura della disabilità e i diritti delle persone disabili venissero appresi da tutti.

“Ancora c’è bisogno di affermare che la persona con disabilità è un passo un po’ più indietro – ha aggiunto Antonucci – bisogna che ognuno, nelle proprie possibilità, sia promotore d’inclusione vera. E’ un peccato che per una disattenzione e negligenza, si faccia infelice e disatteso il diritto alla dignità di una minoranza”.

Sottolineata la partecipazione di giovani, insegnanti e dirigenti scolastici. La consigliera comunale Agnese Cerquaglia ha sottolineato che

“lavorare sui più giovani affinché possano conoscere la disabilità è un segnale importante: solo con l’accettazione dell’altro può esistere coesione e riflessione”

La presenza di molte autorità locali è stata apprezzata dalla presidente Porzi

“significa testimoniare la nostra vicinanza e la nostra gratitudine per quanto viene fatto rispetto a un aspetto che, a mio avviso, rappresenta uno dei temi più qualificanti di un’amministrazione. Le persone che hanno più bisogno, che vivono in condizioni di disagio o disabilità, meritano tutta la nostra attenzione e tutte le nostre risorse affinché possano realizzare il loro progetto di vita”.

Sono intervenuti per la zona sociale n. 4 accanto all’amministrazione comunale di San Venanzo, che ha ospitato la manifestazione, il sindaco di Marsciano Francesca Mele, il sindaco di Deruta Michele Toniaccini insieme all’assessore Maria Cristina Canuti, il sindaco di Fratta Todina Gianluca Coata insieme all’assessore Vania Biscotti, l’assessore del Comune di Todi Alessia Marta, la consigliera di Monte Castello di Vibio Agnese Cerquaglia, il sindaco di Massa Martana Francesco Federici, l’assessore del Comune di Collazzone Augusto Morlupi insieme al capogruppo Durello Francesco, il vicesindaco del Comune di Torgiano Persia Attilio.

Il sindaco di San Venanzo Marsilio Marinelli, insieme all’assessore alle politiche sociali Roberta Giuliani che ha gestito l’accoglienza dell’evento, ha sottolineato come nonostante il tempo avverso e gli impegni che l’amministrazione aveva affrontato nei giorni precedenti “

tutte le associazioni locali hanno collaborato dando il massimo e dato prova di essere una grande famiglia”.

Nonostante la pioggia, la manifestazione si è svolta senza problemi grazie al coordinamento delle forze di polizia municipale, carabinieri del Comune di San Venanzo e gruppo forestale, volontari delle Misericordie di San Venanzo e Marsciano. Presenti a dare man forte volontari del comitato locale della Croce Rossa di Deruta – Torgiano e il gruppo intercomunale di Protezione Civile Monte Castello di Vibio – Fratta Todina.

Come da programma il corteo ha raggiunto per una breve sosta il piccolo borgo di Rotecastello e alle ore 12 il parco Villa Faina accompagnato dalla festosa accoglienza della Banda Musicale. I partecipanti hanno trovato riparo nei locali comunali della Serra, dove dopo i saluti delle autorità, è stata celebrata la Santa Messa, allietata dalla colorale parrocchiale ‘Santa Rita’ e a seguire è stato servito gratuitamente agli ospiti un pasto caldo e abbondante, in un clima di cristiana fraternità.

Hanno contribuito all’accoglienza le associazioni Pro Loco San Venanzo, Amici di Rotecastello, Unitre San Venanzo, Tartufai del Monte Peglia, Sportiva San Venanzo, Banda Musicale di San Venanzo, Magicabula, circolo il Pozzo, Locanda del Borgo e gli sponsor solidali Umbra Acque, Augusta Perusia, Cooperativa La Torre, Tiberina distribuzione, Ortofrutta 2000. Acap Latterini di Marsciano ha offerto il servizio navette e gli operatori dell’associazione Gaia hanno condotto visite guidate al parco e al museo vulcanologico di San Venanzo.

Il prossimo appuntamento nel 2020 a Massa Martana per la trentunesima edizione della Camminata della Speranza.