La Marini alla consegna del Premio “Il Perugino, artista e imprenditore”

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Un Premio di grande prestigio dedicato al Perugino, artista e imprenditore, che ci riporta ad una storia di grande successo come fu quella del grande artista che si formò nella bottega rinascimentale del Verrocchio, aperta ai grandi committenti: lo ha affermato stamani la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel saluto che ha portato al convegno che si è tenuto stamani alla Sala dei Notari di Perugia dal titolo “La cultura d’impresa e valori sociali per un più avanzato modello di sviluppo”, organizzato dall’Associazione Nazionale per lo Studio dei Problemi del Credito – ANSPC . Nel corso dell’iniziativa è stato assegnato il Premio “Il Perugino – artista e imprenditore”, a tre personalità che hanno manifestato particolari doti di creatività e capacità realizzatrici, dando un contributo ai più nobili valori economici e sociali del sistema produttivo: sono stati premiati l’AD di Sorgente Group, Valter Mainetti, premiato dal rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, Giovanni Paciullo, Nicoletta Spagnoli, a capo di Luisa Spagnoli, premiata dal rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi, mentre un premio speciale alla carriera è stato consegnato dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a Carlo Colaiacovo, amministratore delegato di Colacem. La presidente Marini, dopo essersi complimentata con le tre personalità premiate, esprimendo apprezzando per il grande impegno, l’efficienza e l’intraprendenza con la quale conducono le loro imprese contribuendo allo sviluppo dell’Umbria non solo dal punto di vista economico, ha affermato che “la storia di successo del Perugino si può collegare in qualche modo al successo delle aziende umbre che hanno saputo guardare avanti innovando e sperimentando, pur mantenendo sempre forte il senso di appartenenza ad una terra ricca di tradizione”.
“I risultati di queste grandi aziende – ha concluso la presidente – dimostrano come nella valutazione di una regione o di un territorio, non sia importante solo tener in considerazione il numero degli abitanti o le dimensioni territoriali, ma quello che conta è la qualità del loro operato, la capacità e la propensione a guardare avanti grazie all’innovazione e al cambiamento, frutto di impegno e ricerca”.