La Consulta di Ponte San Giovanni risponde alle accuse: “Non rispettati modalità e tempi per la richiesta del CVA”

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La Consulta di Ponte San Giovanni risponde alle accuse: “Non rispettati modalità e tempi per la richiesta del CVA”. L’associazione precisa in merito alle polemiche generate per la mancata concessione dei servizi igienici in occasione  della quarta edizione della ‘Giornata degli Sport’

   

La Consulta dei Rioni e delle Associazioni di Ponte San Giovanni reagisce alle accuse mosse a mezzo social a seguito del mancato utilizzo dei servizi igienici in occasione della ‘Festa dello Sport’ che si è tenuta sabato 1 giugno a Ponte San Giovanni. Il Consiglio Direttivo si affida ad un comunicato per chiarire la propria pozione in merito all’accaduto e precisa sull’utilizzo della struttura in gestione.

“A Settembre 2019 sarà trascorso un anno dalla gestione del CVA di Ponte S. Giovanni da parte della Consulta dei Rioni e delle Associazioni. Detta struttura, nota a tutti, ospita associazioni sportive (Basket Academy, Fortebraccio, Skating Club, Blue Angel Dance, Polvere di Stelle), attività culturali e ludiche. I costi orari di affitto sono deliberati dal Comune di Perugia. Inoltre il CVA è anche sede per la attività motoria della terza età e per le attività ginniche della scuola media A. Volumnio, queste ultime a carico della Consulta. Fatta questa premessa informativa veniamo sull’accaduto del 1 Giugno 2019, giorno in cui la Consulta è stata messa sul banco degli imputati senza saperlo e accusata per la mancata collaborazione, sull’utilizzo dei servizi igienici del CVA, con chi ha organizzato l’evento Festa degli  Sport al Parco Bellini.

Chi ha mosso tali accuse  sarebbe bene si documentasse per capire la genesi dei fatti, se non già degli antefatti, prima di lanciare acido sulla Consulta al fine di screditarne il lineare e corretto comportamento agli occhi degli astanti.  È il comportamento di chi è abituato a mistificare i fatti, pro domo sua, agli occhi di una opinione pubblica facile da influenzare. Facciamo quindi presente, alle persone interessate alla verità che hanno partecipato all’evento del 1 Giugno al Parco Bellini, che la richiesta d’uso del CVA, già occupato da altra associazione, è pervenuta alla Consulta per via telefonica da parte di un funzionario del Comune di Perugia alle 12.45 del 30 Maggio su sollecitazione della Pro Ponte. Cioè solo un giorno prima dell’evento.  A tal proposito è giusto ricordare che per le richieste d’uso delle strutture comunali, come lo è il CVA, ci sono dei tempi di prenotazioni e delle regole da rispettare senza nessuna corsia preferenziale. La prima cosa da sapere o da ricordare, che si ispira ai principi del vivere civile, è che le richieste di uso del CVA vanno inoltrate per tempo, senza il coinvolgimento di intermediari, alla Consulta dei Rioni e delle Associazioni che, “ob torto collo” è legalmente il gestore del CVA. Possibilmente non un giorno prima perché la struttura potrebbe essere occupata da altra Associazione che ne ha fatto richiesta in precedenza. La seconda cosa fa riferimento all’uguaglianza tra le Associazioni, per cui l’uso del CVA ha un costo orario a cui nessuno può sottrarsi già deliberato dalla Giunta comunale (Del.ra n. 36 del 05.02.2018) e che tutti devono onorare. Credo sia giunto il momento di mettere fine a questa gogna, “organizzata a tavolino”, contro la Consulta. Questa presa di posizione che diffonderemo a tutti i livelli sociali, è obbligatoria in difesa della onorabilità delle Associazioni che ne fanno parte. Se ci sono delle responsabilità per quanto è accaduto vanno cercate altrove”.