Jack Sistini racconta in ”Forza e coraggio” la sua partita contro il cancro

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“Questa tragica esperienza mi ha insegnato tre cose. Prima: ognuno possiede una forza dentro di sé che non sa di avere fino a quando la vita lo costringe a usarla. Seconda: siamo molto più forti se combattiamo per qualcuno a cui vogliamo bene piuttosto che per noi stessi. Terza: da ogni difficoltà nascono delle opportunità”.

   

Giacomo Sintini, ‘Jack’ per tutti, si confessa così ai curiosi, ai fan e agli atleti delle squadre giovanili del club Sir Safety Perugia Volley, dal palco allestito al centro di intrattenimento Gherlinda di Ellera di Corciano dove ha presentato il suo primo libro “Forza e coraggio” in cui racconta della lotta contro la malattia. A rendere omaggio al campione il presidente del Coni Umbria Domenico Ignozza, i fan e i rappresentanti delle squadre giovanili della Sir Safety Perugia Volley dal mini volley misto alle squadre maschili Under 13, 14, 15, 17, 19, serie d regionale e serie c. Per le femminili invece c’erano le militanti del campionato di Prima divisione e dell’Under 16. Presenti anche i ragazzi dell’Under 13 3X3, quest’anno vicecampioni d’Italia, con un risultato storico mai raggiunto prima da una squadra giovanile maschile in Umbria, e premiati proprio da Sintini. “Linfoma non hodgkin a grandi cellule b diffuso”. Questo il verdetto dei medici che il primo giugno 2011, annunciano a Sintini, nel pieno della sua carriera sportiva, la causa da cui provengono i dolori acuti. Un tumore al sistema linfatico, al quarto stadio e molto aggressivo, che lo costringe ad abbandonare la pallavolo. Dopo 7 cicli di chemioterapia, mesi di cure e un autotrapianto di midollo osseo all’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, Sintini vince la sua partita più importante, sconfiggendo il cancro. L’8 marzo 2012 ottiene il certificato di idoneità sportiva e il 12 maggio 2013 è già sul “tetto della pallavolo italiana” conquistando sul campo lo scudetto con la Trentino volley e il titolo di Mvp, miglior giocatore della partita.

“Voglio raccontare la mia storia – dice Sintini – innanzitutto perché è a lieto fine. Questa esperienza drammatica ha insegnato a me e alla mia famiglia che si possono vincere anche le battaglie più dure. Non so dirvi perché alcuni ce la fanno e altri no e sinceramente ho smesso di chiedermelo. Quello che posso fare è raccontare la mia esperienza in questo libro e aiutare attraverso raccolte fondi la ricerca sulle leucemie e linfomi. Per questo ho deciso di fondare l’associazione ‘Giacomo Sintini’ che offre assistenza in campo onco-ematologico ed è riuscita a donare 400mila euro alla ricerca in tre anni”.

“Sintini – ha dichiarato Ignozza – è un esempio positivo per tutti gli sportivi perché dimostra che con il sacrificio si possono superare gli ostacoli. La mia presenza qui è per testimoniare l’importanza che il Coni Umbria dà a manifestazioni di questo tipo e per far sentire la vicinanza del mondo sportivo”. “Mettiamo volentieri a disposizione il nostro palcoscenico – ha dichiarato Simone Mainiero, responsabile del Centro d’intrattenimento Gherlinda –. Noi vogliamo diffondere il messaggio di speranza e di coraggio che porta Sintini. Le difficoltà che ci può riservare la vita possono essere diverse, non solo relative alla salute. Jack è l’esempio di chi affronta a testa alta ogni avversità”.