Integrazione, ragazzi pakistani in visita all’ ITTS ‘Alessandro Volta’ di Perugia

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Scappano dal terrorismo, dalla violenza, dalla miseria. Il loro desiderio è solo “vivere in pace e lavorare” e per tentare di realizzarlo, dal Pakistan, hanno attraversato Iran, Turchia, Grecia, Austria e infine sono giunti in Italia, dapprima a Caltanissetta e successivamente a Perugia. Otto dei 23 ragazzi ospiti a Perugia del Centro di accoglienza Villa Maria di san Giovanni del Prugneto sono stati accolti, giovedì 11 febbraio, dagli studenti della classe quinta AM dell’Istituto tecnico tecnologico ‘Alessandro Volta’ di Perugia che li hanno accompagnati in un ‘tour’ alla scoperta dell’istituto di Piscille. L’incontro si inserisce nell’ambito del percorso ‘Quale sviluppo? migranti, mobilità sociale e disuguaglianze’ del progetto dell’associazione Libera ‘Professione cittadino: imparare la democrazia’ cui ha aderito la classe sotto la supervisione dei due docenti responsabili dell’iniziativa Paola Maurizi e Corrado Bacchi, insegnante di italiano e storia la prima e di religione il secondo. I giovani pakistani, attualmente in attesa di conferma dello status di rifugiati politici, avevano già conosciuto gli studenti della quinta AM il 27 novembre 2015, proprio presso il centro di accoglienza. Da qui, come ha raccontato Stella Cerasa, responsabile del Centro accoglienza profughi della Caritas diocesana di Perugia, è nata l’idea di un secondo incontro “per rafforzare il legame che si era creato”.

Terminata la visita alla scuola il gruppo si è diretto nell’Aula magna dove ad aspettarli vi erano le altre quinte classi. Dopo il saluto della dirigente scolastica Rita Coccia, con il supporto della docente d’inglese Patrizia Roma che ha fatto da traduttrice, si è aperto il confronto tra i ragazzi dell’Itts Volta, desiderosi di approfondire la conoscenza degli ospiti e gli ospiti stessi che hanno raccontato le difficoltà legate alla loro vicenda di migranti.

“Con la quinta AM – ha dichiarato Maurizi – abbiamo intrapreso il progetto allo scopo di approfondire il fenomeno dell’immigrazione nel tempo e nella storia. Una ricerca intensa nella quale i ragazzi non si sono accontentati di conoscere i dati ma hanno voluto capire i perché. Grazie a questa esperienza sono riusciti a sgombrare il campo da pregiudizi e strumentalizzazioni che nascono dalla mancata conoscenza della verità”. L’incontro si è concluso con la consegna di piccoli doni agli ospiti pakistani e con la promessa che verrà organizzata una giornata all’insegna dello sport, con partite di calcio a 5 e cricket.