INPS a porte aperte: la previdenza dei prefetti

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Prosegue l’operazione trasparenza “Inps a porte aperte”. In questa sezione, raggiungibile dall’home page del sito istituzionale (www.inps.it) vengono pubblicate informazioni che chiariscono le regole previste per la composizione e l’effettivo funzionamento dei maggiori fondi speciali gestiti dall’Istituto e di quelle categorie di lavoratori che usufruiscono di particolari regole contributive e previdenziali. La sezione “Inps a porte aperte” è dedicata a migliorare il rapporto informativo tra Ente e cittadini, al di là degli obblighi prescritti dalla legge. L’obiettivo è quello di rendere più chiari i meccanismi di funzionamento delle prestazioni erogate dall’Istituto. L’iniziativa fa parte di quell’operazione trasparenza annunciata dal presidente Inps, Tito Boeri, all’atto del suo insediamento. Viene pubblicata oggi una scheda informativa sulla previdenza dei prefetti. Il personale della carriera prefettizia non appartiene ad una gestione previdenziale a se stante. Tuttavia gode di un trattamento particolare non solo rispetto ai lavoratori dipendenti privati, ma anche rispetto ai dipendenti pubblici poiché al personale di questa categoria sono attribuiti sei aumenti periodici che si aggiungono alla pensione già determinata e corrispondenti mediamente ad un importo di circa il 15% della retribuzione rapportata all’anzianità contributiva posseduta. Il personale della carriera prefettizia, in quanto dipendente civile dello Stato, è iscritto alla cassa per i trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato (CTPS), istituita il 1° gennaio 1996, come gestione separata dell’Inpdap. La soppressione dell’Inpdap, dal 1° gennaio 2012, ha determinato il trasferimento dei Fondi gestiti all’Inps. La CTPS è gestita contabilmente in maniera unitaria, senza evidenza contabile separata per categorie di iscritti/pensionati. Pertanto, non è possibile esporre alcun dato sulla situazione economica e patrimoniale per i soli dipendenti civili dello Stato appartenenti alla carriera prefettizia.

Le principali differenze con il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) possono essere così sintetizzate:

  • fino al 31 dicembre 1992:
  1. la pensione era calcolata sulla base della retribuzione tabellare dell’ultimo giorno di servizio, maggiorata del 18%;
  2. non esistevano tetti retributivi, che sono stati parzialmente introdotti dal 1993 ed integralmente allineati a quelli in vigore nel FPLD nel 1998.
  • L’aliquota di rendimento è del 2,33% fino al 15° anno di anzianità e dell’1,80% dal 16° anno in poi. Tali aliquote si applicano:
    • fino al 31 dicembre 2011 per chi ha almeno 18 anni di anzianità di servizio al 31.12.1995;
    • fino al 31 dicembre 1995 per chi aveva anzianità inferiori a tale data.
  • A tutto il personale della carriera prefettizia, come sopra ricordato, sono attribuiti sei aumenti periodici, che si aggiungono alla pensione già determinata.

Alcuni simulazioni compiute documentano come le pensioni di vecchiaia e anzianità del personale della carriera prefettizia si rapportano con le prestazioni che sarebbero state erogate applicando il metodo contributivo. Sebbene il campione sia ridotto si nota una riduzione media dell’ordine del 40% sulla pensione lorda. La scheda completa relativa alla previdenza del personale della carriera prefettizia è disponibile nella sezione “Inps a porte aperte” sul sito www.inps.it, insieme a tutte le altre già pubblicate.