Inaugurato il potabilizzatore di Citerna

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Inaugurato il potabilizzatore di Citerna. Assessore Cecchini: “Si completa acquedotto che serve acqua di ottima qualità a 100mila abitanti”

   

“Con l’impianto di potabilizzazione che inauguriamo oggi si completa il sistema acquedottistico dell’Alta Valle del Tevere, una delle opere più significative per l’approvvigionamento idrico della regione, su cui abbiamo investito complessivamente oltre 18 milioni di euro”.

È quanto ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, che ha partecipato questa mattina, a Greppalto di Citerna, alla cerimonia inaugurale del potabilizzatore nel corso della quale è stato presentato lo schema dell’acquedotto Alta Valle del Tevere. All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco di Citerna, Giuliana Falaschi, il presidente dell’Auri (Autorità umbra per rifiuti ed idrico) Cristian Betti e il presidente di Umbra Acque Gianluca Carini.

“Il nuovo acquedotto – ha detto l’assessore – fornirà acqua di  ottima qualità prelevata dalla diga di Montedoglio, dando una soluzione sia qualitativa che continuativa a tutte le utenze del comprensorio, pari a 100.000 abitanti, servendo i territori di Citerna, Città di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, San Giustino, Umbertide ed alcune frazioni di Perugia. È interconnesso, inoltre, con l’acquedotto Perugino-Trasimeno e permetterà dunque, in caso di emergenza idrica, di mitigare gli effetti della crisi idrica nei territori serviti”.

“Abbiamo già realizzato sette degli otto schemi acquedottistici previsti nel Piano regolatore regionale degli acquedotti del 2007 – ha rilevato – In soli undici anni, l’impegno profuso in termini economici, tecnici e finanziari da parte della Regione, dell’Auri e dei gestori ci permette di avere un sistema acquedottistico regionale, coordinato con gli strumenti di pianificazione delle Autorità di Bacino, nel pieno rispetto delle norme europee. Questo – ha spiegato – ci consente di prevenire e ridurre i problemi derivanti da crisi idriche. Assicura infatti la possibilità di approvvigionamento da fonti diversificate, incidendo anche sulle problematiche legate al cambiamento climatico”.

“L’acqua è un prezioso e irrinunciabile bene di tutti e va tutelato, anche con un uso sostenibile e consapevole – ha rilevato. Abbiamo perciò accompagnato la realizzazione dei nuovi acquedotti con il contenimento dei consumi attraverso l’eliminazione degli sprechi, sia da parte dei cittadini che dei gestori. Fra gli oneri previsti per questi ultimi dal Regolamento regionale sul risparmio idrico c’è la stesura di un bilancio idrico annuale in cui siano ricompresi anche una rilevazione permanente, efficiente e controllabile delle perdite e di tutti i consumi”.

“L’Amministrazione Comunale di Citerna – ha sottolineato il sindaco, Giuliana Falaschi – ha condiviso sin dall’inizio la realizzazione di questa importantissima opera di carattere strategico per tutta l’Alta Umbria. A partire dal 2000, quando si è cominciato a parlarne, insieme all’Ente gestore Umbra Acque e alla Regione – ha ricordato – era stata scelta la collina di Citerna come area idonea alla localizzazione del potabilizzatore; è stato poi proprio il Comune ad individuare il luogo ideale con il minor impatto ambientale”.

“Parliamo di un’opera – ha aggiunto – il cui costo si aggira sui 4.815.000 euro solo per l’impianto localizzato a Citerna, oltre ai serbatoi e linee per circa altri 20 milioni di euro, per un’infrastruttura che consentirà di approvvigionare tutti i comuni dell’Alta Valle del Tevere e parte del sistema idrico del Perugino. Abbiamo messo a disposizione il nostro territorio – ha rimarcato – consapevoli del fatto che il potabilizzatore di Greppalto consentirà di portare nelle case dei nostri cittadini e delle nostre aziende un’acqua con caratteristiche migliori in quanto a durezza e percentuale di nitrati, essendo un’acqua di superficie e non di pozzo, con evidenti minori rischi anche di inquinamento delle falde”.

 “Questa opera – ha concluso il sindaco Falaschi – dimostra come la sinergia fra Enti sia indispensabile e fruttuosa, che prevede necessariamente dei confronti, ma anche condivisione di obiettivi nell’interesse generale dello sviluppo del territorio che rappresenta ancora oggi l’area più avanzata dell’intera Umbria”.

La scheda. Il nuovo impianto di potabilizzazione inaugurato a Greppalto di Citerna è progettato per alimentare tutti i comuni serviti nell’ambito dello schema acquedottistico dell’Alto Tevere, con una potenzialità fino a 300 litri al secondo che, in situazioni di emergenza idrica, possono arrivare sino a 400 litri al secondo; ciò per far sì che circa 100 litri al secondo possano essere immessi, attraverso un sistema di pompaggi, sugli acquedotti che fanno capo al sistema Perugino-Trasimeno.

L’impianto è stato costruito grazie a fondi legati agli Accordi di Programma Quadro stipulati dalla Regione Umbria con alcuni Ministeri per un totale di 4 milioni e 815mila, finanziati dalla Regione con fondi Cipe 20/2004 per un importo di 3 milioni di euro e per il restante 1 milione e 815mila euro con gli introiti della tariffa del servizio idrico. Un impianto di moderna generazione che utilizza le migliori tecnologie attualmente esistenti per la potabilizzazione dell’acqua a partire dalla disinfezione attraverso ozono, filtrazione su sabbia e carboni attivi, disinfezione finale con biossido di cloro.