In Umbria cresce il tasso di ospedalizzazione

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In Umbria cresce il tasso di ospedalizzazione. Anche se “il livello di gravità non è quello della prima fase”

   

È stato in diminuzione fino al 31 agosto ma “ora e in ripresa” il tasso di ospedalizzazione per il Covid in Umbria. Con ricoveri e casi di terapia intensiva in crescita anche se

“il livello di gravità non è quello della prima fase”.

Così come sta aumentando il numero di persone isolamento domiciliare. Sono alcuni dei dati forniti in una conferenza stampa dal commissario per l’emergenza Covid in Umbria Antonio Onnis. Secondo il quale

“la previsione a 60 giorni vede una situazione che assume connotati di forte preoccupazione”.

“Ci preoccupa anche – ha detto Onnis – il fatto che si è abbassato il livello di percezione del rischio da parte della popolazione”.

Il commissario ha rilevato poi

“una diversa progressione tra le province con diversa impennata di casi”, un aumento dell’età media dei contagiati”.

“I movimenti estivi – ha proseguito – hanno creato il problema con contagi da rientro”.

AUMENTANO I CASI

Con 151 nuovi casi di coronavirus registrati nell’ultimo giorno l’Umbria ha toccato il livello più alto mai toccato dall’inizio della pandemia. Frutto di 2.645 tamponi analizzati in 24 ore.