Il Gruppo Pse e il comitato delle regioni d’Europa si riunisce a Terni

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“Ho voluto che fosse Terni la sede di questo incontro del gruppo del Pse al Comitato delle Regioni d’Europa, perché qui il tema dell’economia circolare, basata su produzione, consumo, riciclaggio e riutilizzo, è quanto mai attuale e qui, in questa città, e nella sua industria, si incrociano iniziativa privata e politiche pubbliche”.

   

È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare temi e contenuti dei lavori della riunione straordinaria del gruppo Pse, convocata a Terni, cui partecipano, oltre al vicepresidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli (relatore nel pomeriggio nella Tavola rotonda sul tema “Acciaio: mantenere occupazione sostenibile e crescita in Europa”), ospiti provenienti da molte regioni europee, consiglieri regionali con la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Donatella Porzi, oltre a numerosi relatori, parlamentari europei ed italiani, rappresentanti delle imprese e delle organizzazioni sindacali. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, il senatore Stefano Vaccari, e Edouard Martin, parlamentare europeo e membro della Commissione industria, ricerca ed energia del Parlamento europeo.

“Discutere di economia circolare – ha aggiunto Marini – vuol dire confrontarsi sulle opportunità che dobbiamo costruire per contribuire alla crescita e favorire più occupazione, conciliando il più possibile produzione, industria, e tutela dell’ambiente. Equilibrio che, appunto, proprio l’economia circolare, può garantire”.

Un tema, dunque, che a Terni è particolarmente sentito: “noi – ha detto il sindaco Di Girolamo – vogliamo giocare un ruolo da protagonisti nell’ambito delle esperienze basate sull’economia circolare per questo, oltre ad essere fiero che il gruppo del Pse abbia scelto la nostra città per questo incontro, ritengo molto importante poterci confrontare con altre realtà di tutta Europa”. Per il sindaco di Terni la città, grazie alle esperienze avviate sia nell’ambito della chimica verde, con l’esperienza di Novamont con la “bioraffineria”, sia delle Acciaierie con il recupero e riuso delle scorie della produzione siderurgica, “può dare un importante e positivo contributo a tutta l’Europa, per la crescita e lo sviluppo della cultura dell’economia circolare”. Secondo il senatore Vaccari quella di oggi è una iniziativa molto importante “che ci consente di realizzare un utile confronto sul tema dell’economia circolare tra le diverse esperienze europee”, ed ha poi sottolineato come “quella di fronte a noi è innanzitutto una sfida culturale. Una sfida che deve coinvolgere tutte le comunità, e non solo gli attori economici ed istituzionali. Come Pse chiediamo quindi alla Commissione Europea di essere, su questo tema, più coraggiosa ed ambiziosa nelle sue azioni e politiche per lo sviluppo, consapevoli anche che l’Italia ed il nostro Parlamento possono svolgere un ruolo importante e propulsivo”. Per il parlamentare europeo Edouard Martin “Terni rappresenta un esempio virtuoso nel panorama europeo in fatto di applicazione concreta nel suo apparato produttivo ed industriale dei principi della economia circolare. Qui – ha affermato – si cerca di praticare nel concreto il modello della economia circolare basato sul rispetto dell’ambiente, con una produzione industriale basata sulla cultura del riuso e del riciclaggio e della diminuzione delle fonti inquinanti. Certo, non tutto è perfetto e problemi vi sono, ma al tempo stesso devo ammettere che Terni in ciò rappresenta un modello da imitare”. La presidente Marini, infine, tornando alla vicenda del sisma e della ricostruzione, ha voluto ricordare come le Istituzioni europee possono offrire un contributo importantissimo, sia per ciò che riguarda il Fondo europeo per la gestione delle emergenze da catastrofi naturali, sia per la successiva fase della ricostruzione “accogliendo positivamente l’appello del Governo italiano per una maggiore flessibilità del bilancio europeo, grazie alla quale potrebbe essere finanziata tutta l’opera di ricostruzione post sisma ed anche il programma pluriennale del Governo di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare del Paese”.