Il Credito Cooperativo Umbro festeggia i 100 anni di un socio fondatore

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La ricorrenza è speciale, di quelle destinate a entrare nella storia della banca. Il Credito cooperativo umbro, infatti, ha voluto rendere omaggio al suo socio fondatore più longevo Maurizio Bartocci, che giovedì 16 luglio ha compiuto 100 anni, con una festa nella sede degli uffici amministrativi di Piazza Ercolani a Mantignana di Corciano. Numerosi i presenti al rinfresco in suo onore, tra cui Antonio Marinelli e Silio Canosci, rispettivamente presidente e vicedirettore del Credito cooperativo umbro e Diego Tortoioli, nipote del festeggiato. Impossibilitato a recarsi personalmente a ritirare la medaglia, Bartocci è stato raggiunto nella sua casa di Mantignana dal presidente e amico Marinelli che gli ha donato una medaglia.

“Oggi – ha dichiarato Marinelli – è una giornata memorabile. È motivo di orgoglio per la banca, celebrare i 100 anni di Bartocci, uno degli 82 soci fondatori che dal 1957, anno in cui è stato redatto l’atto istitutivo dell’allora Cassa rurale ed artigiana di Mantignana, ha creduto in un progetto ambizioso per l’epoca. Nato dall’intuizione del parroco don Angelo Simonetti e di Francesco Bovini, i due  principali artefici dell’originario Comitato promotore, l’istituto di credito è cresciuto negli anni diventando forte, proprio come Bartocci e gli altri sette soci fondatori ancora in vita, alcuni presenti in sala, ai quali vanno i miei auguri e tutta la mia stima”.

Remo Ambrosi, Aldo Bricca, Renato Ginocchini, Italiano Italiani, Antonio Mariuccini, Antonio Rondolini, Nazzareno Spaterna: sono loro gli artigiani, agricoltori e piccoli imprenditori soci fondatori viventi che Marinelli ha voluto ricordare e ringraziare nel corso della festa dedicata a Bartocci.

“Mio nonno – ha spiegato Tortoioli –  ha sempre creduto in questa istituzione. Nella sua camera da letto, accanto alle foto di famiglia, ci sono attestati e riconoscimenti che ha ricevuto nel tempo dalla banca e a cui tiene tantissimo così come a questa festa alla quale si stava preparando da mesi. Per motivi familiari, seppure la voglia di condividere questo traguardo con i mantignanesi era tanta, ha comprensibilmente scelto di ricevere la medaglia in privato. È emozionante constatare l’affetto che le persone nutrono nei suoi confronti e spero che possa ricambiarlo presto personalmente in un’altra occasione”.