“Il comune dopo 3 anni di immobilismo e a pochi mesi dal voto decide come impiegare i percettori del Rdc, incapacità o propaganda?”

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Municipio Narni (Liberotti)

Il comunicato del Gruppo Lega di Narni

“La sinistra a Narni usa i soliti metodi: si risveglia dal letargo solo in vista delle elezioni. Mi riferisco a quanto annunciato in queste ore da un consigliere comunale narnese, eletto tra i banchi dell’opposizione ed ora fervente sostenitore dell’accoppiata Pd- PSI in vista delle imminenti elezioni amministrative: i percettori del reddito di cittadinanza a Narni verranno convocati per essere impiegati per la cura del verde pubblico e per il decoro urbano”.

   

Così la nota del referente provinciale della Lega Terni, David Veller e della Lega Narni.

“Una buona notizia- spiegano i leghisti- perché in questo modo è possibile usufruire di forza lavoro già pagata dallo Stato e che fino ad oggi si era trovata a percepire un reddito senza una adeguata contropartita lavorativa. Notizia che però arriva proprio a ridosso delle elezioni amministrative e che sembra strumentale e legata al momento elettorale. Perché pensarci solo ora? Perché nonostante la misura del Rdc sia stata introdotta nell’ Aprile 2019 dal primo governo Conte, ci si è mossi soltanto 3 anni dopo? Come mai l’amministrazione narnese a guida Pd, si è ricordata che i cittadini che percepiscono il reddito di cittadinanza possono essere utili alla comunità, proprio in questo momento? Meglio tardi che mai, dirà qualcuno, ma noi siamo convinti che in politica serva tempismo e capacità di azione, e che le questioni non possono essere affrontate tardivamente e solo se utilizzabili per fare propaganda elettorale. Questo modo di agire ricorda quando, per vedere una manutenzione adeguata delle strade, bisognava attendere le imminenti elezioni”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore della Lega, Stefano Lucidi.

“È bene sottolineare – spiega Lucidi – che il RdC era finalizzato al sostegno economico delle persone in attesa di una nuova ricollocazione definitiva, attraverso tre proposte di lavoro entro il periodo di percepimento del reddito stesso. Esprimere quindi soddisfazione per una legge discutibile, scritta male e applicata peggio, trasformata in una sorta di baratto amministrativo, significa semplicemente non aver capito che cosa era il reddito di cittadinanza”.

“Quello che serve ai nostri cittadini è ritrovare la dignità nel lavoro e soprattutto avere amministratori competenti e questa mossa del governo cittadino, a pochi mesi dallo scioglimento del consiglio Comunale – concludono Lucidi e Veller – ha il sapore della presa in giro e dello spot elettorale, l’ennesimo a ridosso dell’appuntamento con il voto”.