Il Comune di Perugia potenzia i progetti di ‘vita indipendente’

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Il Comune di Perugia potenzia i progetti di ‘vita indipendente’. Dalla Regione un contributo ulteriore di oltre 400mila euro

   

Il Comune di Perugia, in qualità di capofila della zona sociale 2, conferma il proprio impegno in favore dei cosiddetti progetti di vita indipendente.

E’ stata approvata mercoledì 15 luglio, infatti, la delibera, illustrata in aula dall’assessore ai servizi sociali Edi Cicchi, che prevede il potenziamento delle autonomie possibili in virtù dell’assegnazione da parte della Regione Umbria di un contributo ulteriore di 437mila euro circa.  Il progetto si inserisce nell’ambito della convezione tra Comune di Perugia –in qualità di capofila della zona sociale 2- e la Regione dell’Umbria per l’attuazione delle diverse azioni a valere sull’asse dell’inclusione sociale e lotta alla povertà previste dal Piano Operativo FSE 2014/2020.

In particolare, all’interno di tale accordo, sono stati presentati progetti per interventi sulla mediazione familiare, al fine di promuovere le pari opportunità e migliorare l’occupabilità, l’assistenza domiciliare ai minori con disabilità, il sostegno al lavoro per adulti disabili, con l’obiettivo di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro attraverso percorsi integrati (borse, tirocini extracurriculari e tutoraggio) e analogo sostegno all’attività lavorativa per i giovani disabili. Successivamente all’accordo è stata poi realizzata una coprogettazione con riferimento agli interventi riguardanti il Servizio di assistenza domiciliare ai minori,  la Tutela minori, il potenziamento delle autonomie possibili (sperimentazione di progetti di vita indipendente), la non Autosufficienza (progetti di domiciliarità per anziani non autosufficienti e riduzione della residenzialità.

“Accogliamo con soddisfazione – ha commentato l’assessore Edi Cicchi – la decisione della Regione di potenziare la sperimentazione dei progetti di vita indipendente, su cui l’Amministrazione comunale crede e punta molto per aumentare la qualità della vita delle persone con gravi disabilità. Alla luce dei positivi risultati che la sperimentazione ha fatto registrare finora, vogliamo compiere un ulteriore passo in avanti, consapevoli che il potenziamento delle autonomie possibili rappresenti un segnale di città inclusiva e di estrema attenzione in favore di tutti quei soggetti troppo spesso penalizzati. In questo contesto i progetti di vita indipendente sono una risorsa che favorisce l’autodeterminazione e predilige la permanenza in casa, consentendo al disabile, anche grave, di vivere in un ambiente conosciuto e, dunque, più accogliente”.