Ictus: come si previene, come si combatte

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Incontro a Ponte San Giovanni per la campagna di sensibilizzazione per l’ICTUS promossa dai medici della Stroke-Unit dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, con il supporto di ARS: associazione ricerca Stroke e il patrocinio di ALICE, associazione per la lotta all’Ictus cerebrale. Gremitissima la nuova sala del Circolo Anziani ad ascoltare il dottor Maurizio Paciaroni che affianca il professor Giancarlo Agnelli nella struttura specifica ed esclusiva per la cura dell’Ictus del Santa Maria della Misericordia. “Ogni anno in Italia – ha detto il dr. Paciaroni – 150.000 persone sono colpite da Ictus, in Umbria circa 2.000: prima causa di invalidità nelle persone anziane e terza causa di morte. L’Ictus si può combattere e addirittura evitare modificando certi comportamenti e curando in tempo reale le malattie che lo possono causare. Importantissimo – ha proseguito il relatore – intervenire nel giro di quattro ore dai primi sintomi chiamando il118 per un ricovero immediato in una STROKE-UNIT. Al Santa Maria della Misericordia ne è operativa una delle più efficienti in Italia. Malattie di cuore, diabete, pressione alta, fumo, ereditarietà sono i fattori di rischio. La prevenzione? Non fumare,, dimagrire, non esagerare con l’alcol, mangiare sano: meno grassi, meno sale, più frutta e verdura, controllare la pressione. L’Ictus – ha concluso il dr. Paciaroni – è un incidente provocato da un’ischemia: un’arteria del cervello improvvisamente si ostruisce (trombosi o embolia) oppure da un’emorragia per la rottura di un’arteria del cervello”. Pubblico numeroso e attento. Nell’occasione è stato distribuito il volantino: SAI  COS’E’  L’ICTUS? Con l’acronimo R.A.P.I.DO: R= Ridi: chiedi alla persona di sorridere. La bocca è asimmetrica? A: Alza le braccia: chiedi alla persona di alzare le braccia. Riesce a sollevarle entrambe? P=Parla: chiedi alla persona di parlare. Ci riesce? E’ comprensibile quello che dice? I= ICTUS. Se anche una di queste prove non è correttamente eseguita, potrebbe trattarsi di un ictus. DO= Domanda aiuto! Chiama il 118! Controlla l’ora per riferire quando sono cominciati i disturbi. Da alcuni anni è possibile effettuare terapie (la cosiddetta trombolisi) che possono cambiare  il decorso dell’ictus riducendone gli esiti e la mortalità. La campagna di sensibilizzazione”R.A.P.I.DO” è nata da un’idea delle dottoresse Valeria Caso e Valentina Arnao, medici della STROKE-UNIT dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria “S. Maria della Misericordia” di Perugia con la preziosa collaborazione di ALICE.