“I Luoghi del Cuore” FAI, c’è anche il Santuario della Madonna della Valle di Bevagna

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“I Luoghi del Cuore” FAI, c’è anche il Santuario della Madonna della Valle di Bevagna. È possibile dare la propria preferenza fino al 15 dicembre. Sindaco Falsacappa: “Un’occasione per promuovere un luogo simbolo per l’intera comunità che presto sarà ristrutturato”

   

Arriva da Bevagna una notizia importante per tutti coloro che sono legati al Santuario della Madonna della Valle. Questo luogo unico, simbolo per l’intera comunità bevanate, meta anche di numerosi pellegrinaggi, è stato inserito nella decima edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, promosso dal FAI.

Ogni cittadino che desideri valorizzare e ‘prendersi cura’ dell’antichissimo Santuario ha tempo fino al 15 dicembre per votare con semplice clic.

Il voto in questa edizione verrà dato principalmente online, con una semplice registrazione si potrà procedere alla votazione di più luoghi. Non c’è un limite al numero di voti che si possono dare, ma per ogni sito si può votare una volta sola. Con questa campagna nazionale il FAI incoraggia e stimola ciascuno di noi, anche restando a casa, a fare la differenza ed essere motore di cambiamento per il proprio territorio, unico al mondo per varietà e bellezza.

“Come Amministrazione comunale – commenta il sindaco Annarita Falsacappa – stiamo espletando la gara per l’assegnazione dell’appalto e quindi per procedere con i lavori di ristrutturazione del Santuario. Nel frattempo abbiamo incontrato il responsabile del FAI di Foligno, Marco Tozzi, insieme ai presidenti delle pro loco di Bevagna, di Torre del Colle, di Gualdo Cattaneo, di Pomonte, per inserire il nostro Santuario nei Luoghi del cuore. Chiunque voglia partecipare all’iniziativa, persone di qualsiasi età, anche minorenni, possono farlo. L’obiettivo è quello di riuscire ad avere un bel risultato, superando le 2 mila preferenze, per accedere al contributo del FAI. L’adesione ai Luoghi del cuore ci consentirà comunque di promuovere il Santuario a cui tutti noi siamo particolarmente legati”.

Un po’ di storia

Il Santuario della Madonna della Valle si trova a 520 metri sul livello del mare all’interno di un bosco di querce e castagni. Ha origini antichissime: eretto nel 1212 da Napoleone III figlio del conte Rinaldo I di Antignano celebre nelle armi e nella politica, capo ghibellino e amico carissimo di Federico II venne convertito da S. Francesco e volle che venisse costruita una chiesa in onore della Vergine in questo luogo così bello per il panorama e per la folta boscaglia. Donò alla chiesa ben 200 ettari di terra, altri beni furono lasciati dal nipote di Napoleone, Rainaldo nel 1291 (archivio comunale di Todi). La primitiva chiesa andò in rovina e non si hanno notizie sulla sua storia fino al 1544 quando fu ricostruita dalle fondamenta da certo Stracciato, che ne ebbe dal vescovo di Spoleto il giuspatronato in riconoscimento dei restauri da lui fatti all’edificio. Dopo due anni il figlio di questi, Cesare Pierantoni la donò al Comune (30-05-1546) e il documento parla della fondazione della chiesa della Madonna della Valle e accenna per la prima volta ai Consoli, che reggevano il comune di Bevagna. Verso la fine dell’800 era di nuovo abbandonata. Nel 1934 venne tuttavia totalmente ricostruita, soprattutto grazie all’opera tenace dei devoti, in particolar modo di Pierino Stortini (1866-1944) con la sua opera di indifeso sostenitore della venerata immagine della Madonna della Valle. Nel volume “QUANDO SALTARONO I PONTI” BEVAGNA 1943 – 44, leggiamo il racconto del primo incontro tra Piero Stortini e la Madonna della Valle: Un bel giorno del 1880 Piero Stortini raccogliendo la legna in mezzo al bosco, trovò questa Chiesetta del tutto abbandonata e ricoperta di rovi e di erbe parassite. Pierino cominciò subito a farvi qualche restauro, incominciando dal tetto Egli dedicò gran parte della sua vita a raccogliere offerte dalla povera gente contadina dei dintorni per la sua ricostruzione. Incominciò un movimento popolare a favore del Santuario e si sparse la voce che in quella chiesina sperduta tra i monti la Madonna vi facesse molte grazie e divenne luogo di fede dei paesi vicini e non solo, meta di pellegrinaggi e di preghiera. L’antico edificio veniva definitivamente demolito nel 1934 dal rettore della chiesa Satolli per costruirci sopra l’attuale santuario.