Gubbio: inizia l’esperienza dei nuovi volontari del servizio civile

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Gubbio:
   

Sono stati ricevuti  in Sala Consiliare questa mattina dal sindaco Filippo Mario Stirati e dall’assessore Gabriele Damiani, i giovani   che hanno superato la selezione di volontari, tra i 18 e 29 anni,  da impiegare per il  progetto del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale

“La narrazione unisce mondi: parole, musiche, azioni per incontrarsi, riconoscersi e intrecciare vite”.

Questi gli  otto volontari  che nei prossimi giorni, sulla base del contratto firmato, presteranno la propria opera  nelle sedi individuate:  Sara Paciotti e Federico Panfili all’Informagiovani/Centro giovani,  Valentina Calzolaro e Luca Ragnacci all’Ufficio di Cittadinanza/Ufficio di Piano,  Cristina Capannelli e Edoardo Pannacci alla Biblioteca comunale “Sperelliana”,  Tiziana Damiani ai Servizi socio – educativi e Greta Busto all’Ufficio Cultura/Turismo.   Altri 2 giovani  nei prossimi giorni andranno all’Istituto di Istruzione Superiore Cassata Gattapone  e ulteriori  6 sono destinati ai Comuni di  Gualdo Tadino,  Fossato di Vico,  Costacciaro.  Saranno impiegati per  compiti  di utilità sociale e attività socio – culturali,  nei servizi alla persona in  riferimento ai bambini, ai giovani e agli anziani e soprattutto alle categorie più deboli e svantaggiate, nonché all’educazione alla pace fra i  popoli.

“E’ l’inizio di una esperienza importante  – ha commentato l’assessore Damiani  – per giovani che hanno deciso di  ‘servire la Patria’ come recita la Costituzione, con metodi non violenti, secondo i principi e le convinzioni personali.  L’obiettore di coscienza è dunque un cittadino che contrappone il proprio rifiuto all’uso delle armi ed attività ad esse collegate e rappresenta  un modo alternativo  di far fronte ai propri doveri,  a contatto con la realtà sociale, con i suoi problemi, con le sue sfide”.

Il  sindaco ha ricordato il cammino difficile che il diritto all’obiezione ha avuto in Italia:

“Il Servizio  Civile Nazionale è oggi un diritto acquisito ma  ha avuto una strada tortuosa con proteste crescenti da parte di diversi  schieramenti politici, arresti di personalità e dimostrazioni popolari.  E’ solo dal 1998 che si è conquistato  il pieno riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza che non è più un beneficio concesso dallo Stato, ma è diventato un diritto della persona.  Vi auguro di trovare – ha proseguito Stirati – un’occasione di crescita, formazione e confronto con la realtà e le istituzioni.  Siete un investimento fondamentale e uno stimolo anche per le amministrazioni, spesso gravate da una burocrazia eccessiva e contorta. Ma la consapevolezza civile aiuta anche ad andare al di là della  percezione del mondo  spesso distorta da un uso non corretto della comunicazione virtuale e dei social, così diffusi tra i giovani.   L’obiettivo è sviluppare una responsabilità comune e partecipata, promuovere  le competenze e la creatività,   in un clima di reciproca affidabilità, favorendo la  crescita e la consapevolezza sociale  di coesione e di sviluppo umano”.